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Assemblea Regionale Siciliana: decade Davide Maria Vasta arriva Salvatore Giuffrida

Sentenza della Corte d'Appello di Palermo

Ars, decade il deputato Vasta: al suo posto Salvatore Giuffrida

 

Palermo, 22 febbraio 2024 – Una battaglia a colpi di carta bollata ha colpito il panorama dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS), il deputato Davide Maria Vasta, eletto nella lista “De Luca Sindaco di Sicilia – Sud chiama Nord”, è stato dichiarato decaduto dalla sua carica. Salvatore Giuffrida, primo dei non eletti nella stessa lista, lo sostituirà ufficialmente come Deputato Regionale, segnando un cambiamento notevole nella composizione dell’Assemblea.

La questione ha avuto inizio con un ricorso al Tribunale di Palermo, sostenuto da Salvatore Giuffrida e rappresentato dagli avvocati Girolamo Rubino, Giuseppe Impiduglia e Giovanni Verga. Il nucleo del contenzioso riguardava l’ineleggibilità di Vasta, a causa del mancato rispetto dei termini di dimissioni dalla sua carica presso il Consiglio di amministrazione della COT società cooperativa, ente che ha stretti legami contrattuali con l’amministrazione pubblica e che ha beneficiato di autorizzazioni regionali per la sua attività.

Il Tribunale di Palermo, accogliendo le argomentazioni degli avvocati di Giuffrida, ha riconosciuto l’ineleggibilità di Vasta basandosi sul suo coinvolgimento con la COT Società cooperativa. Tale coinvolgimento, secondo la Corte, poneva Vasta in una posizione di potenziale conflitto di interessi, dato il rapporto di quest’ultima con lo Stato e la Regione tramite contratti e autorizzazioni.

Decade Vasta arriva Giuffrida

 

Un ulteriore sviluppo si è avuto con il rigetto degli appelli presentati sia da Vasta sia da Santo Orazio Primavera, secondo dei non eletti, che aveva anch’egli sollevato questioni legali contro l’elezione di Giuffrida. La Corte d’Appello ha confermato la decisione di primo grado, riaffermando l’ineleggibilità di Vasta e l’inammissibilità delle censure di Primavera.

 

La sentenza della Corte d’Appello, immediatamente esecutiva, non solo ha segnato il passaggio della carica da Vasta a Giuffrida ma ha anche imposto a Vasta e a Primavera il pagamento di cospicue somme a titolo di spese legali a favore di Giuffrida. Per Vasta, il tributo ammonta a 8,500 euro, mentre Primavera è stato condannato a versare 4,300 euro.

Questo episodio riflette la complessità e la delicatezza delle questioni legali e etiche all’interno della politica siciliana. La transizione di carica da Vasta a Giuffrida potrebbe avere implicazioni significative per l’ARS, incidendo sulle dinamiche politiche regionali e sulle future politiche implementate. La vicenda evidenzia, inoltre, l’importanza del rispetto delle normative elettorali e delle procedure legali, fondamentali per il mantenimento della fiducia pubblica nel sistema politico e nelle sue istituzioni.

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