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Canone Unico Patrimoniale: la dichiarazione di Zacco

Approvate nuove tariffe CUP per rimediare a gravi errori politici e sostenere l’economia locale

Nel corso della recente consiliatura, l’approvazione delle nuove tariffe del Canone Unico Patrimoniale (CUP) è stata salutata come un importante passo per rimediare a un grave errore politico commesso dalla precedente amministrazione. Tale errore, che ha messo a rischio il settore economico della città, si è manifestato attraverso l’aumento spropositato dei canoni di locazione dei beni comunali ad uso commerciale, causando notevoli conseguenze negative.

Fin dalle prime fasi di discussione sulla delibera precedente, molti avevano lanciato l’allarme sulle potenziali conseguenze delle nuove tariffe del CUP. È stato evidente che diverse avvisaglie di locazione sono state disertate e molti commercianti non hanno rinnovato i contratti di locazione. Questa situazione ha creato un vuoto nelle casse comunali, che già versavano in condizioni critiche.

Al fine di porre rimedio a questa situazione, è stato necessario modificare il regolamento del CUP, prevedendo una notevole riduzione degli oneri derivanti dal canone. In particolare, ci si è concentrati sulla riduzione dei costi per i servizi pubblici di piazza, che sono passati da 200 € a soli 55€. Tale misura è stata adottata congiuntamente dai membri della sesta, quarta e settima commissione, nel rispetto delle direttive imposte dal piano di riequilibrio finanziario.

L’obiettivo principale di questa modifica del CUP è stato quello di uniformare i canoni di affitto dei beni comunali ai reali valori di mercato. Ciò ha consentito di favorire nuovi investimenti nella città, fornendo un incentivo agli imprenditori locali per sfruttare le opportunità offerte dai beni comunali. Allo stesso tempo, la riduzione dei canoni ha contribuito a rimpinguare le casse comunali, alleviando le difficoltà finanziarie che l’amministrazione locale stava affrontando.

“Colmato un grave errore previsto nella precedente delibera che metteva a rischio l’economia della nostra città.

Grazie all’approvazione delle nuove tariffe CUP, abbiamo cercato di rimediare a un grave errore politico commesso dalla precedente consiliatura, che ha messo a rischio il settore economico della nostra città, causando l’aumento spropositato dei canoni di locazione di beni comunali affittati ai privati ad uso commerciale. Già durante la discussione della delibera precedente che ho votato contro, avevo lanciato l’allarme sulle conseguenze che avrebbero causato le nuove tariffe, non a caso diversi avvisi di locazione sono andati disertati, e molti commercianti non hanno rinnovato il contratto di locazione, tutto ciò ha creato mancati introiti nelle casse comunali già al collasso. La modifica del regolamento prevede una notevole riduzione degli oneri derivanti dal Canone Unico Patrimoniale, evitando che locatari di terreni comunali pagassero un canone annuale più del valore del terreno stesso. Tra le tante riduzioni e agevolazioni determinate congiuntamente ai componenti della sesta commissione, della quarta e della settima commissione abbiamo ridotto il CUP per i servizi pubblici di piazza da 200 € a 55€. È stato necessario uniformare il più possibile, rispettando le direttive imposte dal piano di riequilibrio, i canoni di affitto dei beni comunali ai reali valori di mercato, così da consentire nuovi investimenti nella nostra città e contestualmente rimpinguare le casse comunali. Ringrazio il sindaco Roberto Lagalla, che sin dal primo giorno della nuova sindacatura ha sostenuto la mia  proposta e supportato la necessità di modificare il CUP. L’approvazione di questa  delibera è un’ulteriore conferma che la politica è tornata a governare la città”.

Lo dichiara il consigliere comunale e presidente della VI commissione Ottavio Zacco.

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