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WindTre, perché i sindacati scioperano contro lo scorporo

Una decisione che allarma i circa seimila lavoratori, che oggi scioperano in tutte le sedi del gruppo. In Sardegna, dove sono a rischio 300 posti, si sta tenendo un sit in a piazza Deffenu a Cagliari. A Roma la protesta è già partita martedì con lo stop alle prestazioni accessorie, mentre oggi e lavoratrici e i lavoratori di Palermo manifestano davanti alla prefettura.

Lo sciopero è stato indetto da Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil ed anche UGL Telecomunicazioni.

I sindacati continuano a “ribadire la totale contrarietà allo scorporo”, sostenendo “che rappresenta una mera operazione finanziaria di corto respiro, un efficientamento economico senza alcuna prospettiva industriale e che, temiamo, genererà ricadute occupazionali nel futuro”.

Eqt conta 184 società nel suo portfolio ed è presente in Italia in aziende quali Facile.it, Antas, Idealista, Casa.it e Lima Corporate. Il fondo, sottolineano i sindacati, ha un particolare focus sul mondo delle infrastrutture i cui investimenti, di media, hanno una durata di 5/7 anni al termine dei quali, ottenuti i consolidamenti aziendali programmati, vende ad investitori di più lungo periodo.

Oggi sciopero nazionale Windtre anche a Palermo, la UGL Telecomunicaioni manifesta in maniera unitaria contro la decisione aziendale di scorporare la rete con la cessione di ramo d’azienda e degli oltre 2.000 lavoratori.

Stamattina sit-in dei lavoratori di Windtre davanti la Prefettura di Palermo, il Vice prefetto ha ricevuto una delegazione di rappresentanti dei lavoratori ed il Segretario provinciale Ugl Telecomunicazioni Antonio Vitti.

Filippo Virzì

Giornalista radio/televisivo freelance, esperto in comunicazione integrata multimediale.

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