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UniCredit. UBook  il  nuovo sistema automatizzato per gli appuntamenti in filiale non funziona, intervengono i sindacati

Si teme che si stia attuando un’azione di allontanamento progressiva del rapporto fra cliente e banca,  punto di forza di una vera Banca  legata al territorio, perché il fattore umano fa la differenza, non è un mero costo aggiuntivo.  

 

Le Organizzazioni sindacali delle Segreterie di Coordinamento di gruppo in UniCredit della  FABI – FIRST/CISL –FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN apprendiamo in attesa dell’incontro a livello di Gruppo del prossimo 5 giugno, manifestano un forte malessere e scrivono alle Relazioni Industriali dell’Istituto bancario con sede a Milano descrivendo le criticità definite “serissime”  relative all’applicazione dello strumento per la gestione degli appuntamenti nelle Filiali.

Nella stessa nota i sindacati,  e condividiamo in pieno,   viene ammesso  che per contrastare i rischi del COVID 19 la scelta dell’Azienda di gestire i flussi della clientela mediante gli  appuntamenti durante l’emergenza è stata una valutazione prudente e di salvaguardia, in primo luogo della salute dei Colleghi e delle Colleghe.

Ma la nuova procedura automatizzata degli appuntamenti,  rilanciano le OO.SS. di categoria,   tuttavia, fin dall’inizio ha mostrato evidenti limiti con  problematiche segnalate alla Azienda.

Il  nuovo strumento scelto per gli appuntamenti on line  UBook,  manifesta palesi disfunzioni  ed è specchio di un malessere diffuso non solo fra i lavoratori di cui le forze sociali sono gli estensori ma anche fra la clientela  da noi riscontrato da nostre fonti, insoddisfatta del servizio.

I sindacati rimarcano che  risulta essere stato mai testato e, di conseguenza, per come funziona ora, o meglio per come non  funziona, in luogo di facilitare l’operatività giornaliera nelle Filiali è di ostacolo alla medesima, è fonte di  stress per i/le Dipendenti e, purtroppo, origine di incidenti che in alcuni casi hanno richiest o l’intervento  degli operatori di pubblica sicurezza.

Ubook non dialoga con People Focus, il sistema interno di Unicredit accessibile solo ai dipendenti di rilevazione presenze e assenze, addirittura  vede sempre presenti colleghi e colleghe sebbene in permesso,  ferie, malattia o in smart working  che risultano presenti anche nelle agenzie chiuse a scacchiera nei giorni di  chiusura, lo stesso sistema non è collegato neppure al calendario, fissando appuntamenti in giornate festive.

Quanto esposto  dai sindacati  ad UniCredit si prospetta davvero molto grave, il nuovo sistema non inibisce orari di appuntamento già fissati in autonomia dai colleghi/e medesimi, con  conseguente duplicazione / triplicazione di appuntamenti nella stessa fascia oraria.

In UBook sono stabiliti dei tempi fissi per ciascuna fattispecie operativa: questa rigidità, quando le procedure e le esigenze della clientela sono invece difficilmente prevedibili, ci pare un azzardo.

Inoltre alla clientela che non trova disponibilità per recarsi nella propria filiale il tool propone, in  alternativa, la filiale più vicina a cui richiedere le più svariate tematiche di servizio, comprese quelle per cui la circolarità, anche se prevista, non è certo opportuna.

Nella fattispecie tutti indistintamente, ci siamo ritrovati con grande imbarazzo a fare anche  da tramite per far si che i clienti di UniCredit possano dialogare con la propria banca ma con grandissime difficoltà, una vera e propria “mission impossibile”,  lo abbiamo  riscontrato  nella quotidianità raccogliendo le difficoltà della clientela in particolare degli anziani poco inclini alle operazioni on line.

Abbiamo più volte sviluppato le criticità di UniCredit, raccogliendo le numerose segnalazioni dei corpi intermedi, a questo punto una riflessione è doverosa, con l’automazione degli appuntamenti e  con la digitalizzazione sempre più galoppante  dei servizi, con la grande novità del “lavoro agile”  il quale deve essere al più presto normato,  temiamo che si stia attuando un’azione di allontanamento progressiva del rapporto fra cliente e banca,  punto di forza di una vera Banca  legata al territorio, perché il fattore umano sosteniamo fa la differenza e non è un mero costo aggiuntivo.  

A questo punto ci si auspica che UniCredit dimostri realmente il suo vero attaccamento al territorio in particolare al Sud, così come spesso dichiara dai mass media, quindi vicinanza e  impegno verso i bisogni dei lavoratori  in prima linea ad assicurare un servizio pubblico essenziale e alla clientela patrimonio inestimabile  per una Banca.

Filippo Virzì

Giornalista radio/televisivo freelance, esperto in comunicazione integrata multimediale.

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