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RUBRICA DELL’AVVOCATO DEL MARTEDI’_ FERMO AMMINISTRATIVO: POSSESSO TEMPORANEAMENTE SOSPESO DEL VEICOLO

 

Cosa è il fermo amministrativo?

Il fermo amministrativo è un atto di natura amministrativa che blocca un bene mobile (si pensi, ad esempio un’automobile, un motore), per il mancato pagamento di sanzioni o per multe dovute dalla violazione del codice della strada.

La norma di riferimento del fermo amministrativo sono:

– L’art. 86 del DPR n. 602/1973 esplica: “il concessionario ha la possibilità di disporre il fermo dei beni mobili del debitore o dei coobbligati iscritti in pubblici registri, dandone notizia alla direzione regionale delle entrante e alla Regione di residenza, una volta trascorso il termine dei 60 giorni dalla notificazione della cartella di pagamento”;

Art. 214 del Codice della strada ove si stabile che: “il fermo amministrativo dell’auto, il proprietario non potrà circolare e sarà tenuto a collocare il veicolo in un luogo dov’è possibile custodirlo, a proprie spese, ovvero in un luogo sottoposto a pubblico passaggio”.

Le norme sono chiare e semplici sulla procedura di applicazione del fermo amministrativo, in presenza dei presupposti (mancato pagamento di bollo/multe/cartelle esattoriali) viene avviata dall’agente di riscossione una notifica al debitore, tramite lettera raccomanda e/o o tramite posta elettronica certificata, con la quale si comunica che: “…in mancanza del pagamento delle somme dovute entro il termine di giorni 30 sarà eseguito il fermo, senza che sia necessaria altra comunicazione , tramite iscrizione del provvedimento stesso nei registri mobiliari…”.

Al trascorrere del termine utile del pagamento della sanzione, verrà apposto un sigillo di blocco di circolazione sul veicolo e l’organo di polizia trattiene il documento di circolazione (libretto dell’auto), in tal modo l’auto non può circolare.

Il veicolo sotto-fermo amministrativo cosa non potrà fare?

  • Il veicolo non potrà circolare né su strada urbana, né extraurbana, né autostrade;
  • Il veicolo non potrà essere esportato all’estero;
  • Il veicolo non potrà essere parcheggiato su suolo pubblico;
  • In veicolo potrà essere rottamato?

Il veicolo con il fermo amministrativo può essere rottamato, ovvero radiare, il veicolo oggetto di fermo amministrativo senza pagare e/o saldare il debito nei confronti dell’erario, ma sarà sufficiente, che il rottamante (colui che rottama) con una autocertificazione con allegato foto del veicolo, dichiari di aver preso in cario l’auto per la sua definitiva demolizione.

Se l’auto ha il fermo amministrativo il bollo si paga sempre?

Il bollo auto è un’imposta di proprietà sul bene mobile registrato, ovvero una tassa che grava su un bene di proprietà e non è dipendente dalla circolazione o meno del mezzo. Una tassa che colpisce la proprietà di un bene mobile registrato e, durante il periodo di fermo amministrativo l’auto (per un periodo momentaneo) non è più di proprietà.

La questione sul pagare o meno il bollo d’auto è stata oggetto di diatribe giurisprudenziali:

  • Secondo la Circolare n.2/2003 Ministro delle Finanze si afferma che: “il fermo amministrativo implica la temporanea perdita di possesso del veicolo, con conseguente esenzione dal pagamento del bollo auto. Per usufruire dell’esenzione bisogna presentare apposita richiesta presso gli Uffici regionali, che però possono non accettare la domanda”;
  • Secondo la Corte Costituzionale n. 288/2012 ha affermato che: “escludeva l’esenzione dal pagamento del bollo auto in cado di fermo amministrativo”.

Difatti, la stessa Corte Costituzionale con sent. 47/2017 risultano: “legittimo richiedere il pagamento della tassa automobilistica anche nell’eventualità in cui l’auto sia sottoposta a fermo amministrativo”. Difatti, la perdita temporanea della proprietà del bene mobile registrato, il quale durante il fermo amministrativo non può sostare su un luogo di  pubblico passaggio ma deve essere custodita in un box o un magazzino privato, poiché il proprietario può vedere l’auto, quest’ultima si considera a tutti gli effetti un bene di proprietà. La Corte continua sostenendo un’auto con fermo amministrativo il bollo deve essere pagato.

Dalla diatriba giurisprudenziale per la quale ancora non v’è un quadro generale bene chiaro, il bollo d’auto di un veicolo con fermo amministrativo deve essere pagato, salvo la facoltà da parte del proprietario del veicolo di presentare domanda di sospensione dello stesso presso gli Uffici Regionali.

Come verificare se un’auto ha il blocco di fermo amministrativo?

Sul sito ACI è possibile utilizzare l’apposito servizio on line a cui accedere solo tramite SPID o altri sistemi informatici disposti per legge, per verificare informazioni relative al proprio mezzo.

Si può fare ricorso contro il fermo amministrativo?

Ovviamente Si. Se il  proprietario del veicolo ritiene illegittimo il fermo amministrativo sul proprio mezzo di circolazione può fare ricorso presso le autorità giuridiche territorialmente competenti.

Il fermo amministrativo è illegittimo quando:

  1. La cartella di pagamento non è stata mai notificata al contribuente;
  2. Le multe e il bollo non pagato sono cadute in prescrizione;
  3. La richiesta di pagamento non è basata su presupposti disposti per legge (ad esempio: il mancato pagamento dei contributi previdenziali o assistenziali).

Il fermo amministrativo si prescrive?

Il fermo amministrativo non cade mai in prescrizione, difatti ciò che si prescrive è il debito a cui fa riferimento la cartella esattoriale. Il fermo amministrativo è un provvedimento che non conosce prescrizione, un’auto in fermo può restarci per molto tempo a condizione che l’ente della riscossione continui a notificare entro tempi prestabiliti le comunicazioni relative al debito da saldare.

Un caso particolare: auto che serve per il lavoro: il fermo amministrativo è illegittimo?

Se un auto che si usa per lavoro è sotto fermo amministrativo il Decreto Legge n. 69/2013 ha stabilito che: “il fermo amministrativo non può essere eseguito sulle auto che servono per attività professionale o d’impresa, il cui utilizzo strumentale sia opportunamente documentato”, difatti, i benefici di questa eccezione, pertanto, sono sia il professionista, l’imprenditore di una società a condizioni che l’auto sia strumentale all’attività lavorativa e non solo al mero trasporto personale.

Ad esempio: possibile il fermo amministrativo di un’auto ad un professionista che utilizzi il mezzo solo per fare il tragitto casa/ufficio/casa mentre l’auto del rappresentante di commercio che utilizzi l’auto per muoversi per andare dai clienti per vendere i prodotti non potrà subire il fermo.

La materia in oggetto necessita di ulteriori approfondimenti per la quale bisogna esaminarli in relazione al singolo caso concreto. Per maggiori informazioni e/o pareri in merito alla questione consultate il sito www.avvocatoquartararo.eu

Francesca Paola Quartararo

Avvocato Francesca Paola Quartararo

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