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Palermo ha la sua festa dei diritti che ne afferma l’esistenza

Per chi ancora non sapesse: esistono i diritti. Gaetano D'Amico ne ha fatto missione di vita

Palermo ha la sua festa dei diritti che ne afferma l’esistenza

Per chi ancora non sapesse lo ricordiamo: esistono i diritti!

Gaetano D’Amico ne ha fatto missione di vita

“Abbiamo manifestato davanti al carcere dell’Ucciardone per commemorare l’iniziativa politica del comitato per il regolamento comunale dei diritti delle persone detenute, ispirata da Papa Francesco e Marco Pannella, e per celebrare la nomina di Pino Apprendi, già copresidente del comitato, come garante comunale per il Comune di Palermo. Questo evento rappresenta un importante traguardo per il presidente del comitato Esistono i diritti Transpartito, Gaetano D’Amico, che definisce questa giornata come “un giorno di festa”.

Dopo cinque anni di impegno politico, la città di Palermo ora ha un garante comunale per i diritti dei cittadini e delle cittadine detenute e privati della libertà personale. In questa occasione, ci siamo riuniti insieme alla vice presidente del comitato Eleonora Gazziano, Alberto Mangano, già tesoriere politico del comitato, all’assessore comunale all’Emergenza educativa e al reinserimento sociale dei detenuti Antonella Tirrito, al consigliere comunale e presidente della IV commissione Salvo Imperiale e anche a Rosario Arcoleo, Donatella Corleo, membro del Partito Radicale e di Nessuno Tocchi Caino, Totò Cuffaro, segretario nazionale della Democrazia Cristiana e membro del consiglio direttivo di Nessuno Tocchi Caino, oltre all’avvocato Turi Lombardo”, sottolinea D’Amico.

L’evento ha rappresentato un momento di riflessione e di celebrazione per il lavoro svolto dal comitato nel promuovere i diritti delle persone detenute e nell’incidere sulle politiche locali a favore del reinserimento sociale. La nomina di Pino Apprendi come garante comunale per i diritti dei detenuti rappresenta un riconoscimento dell’importanza di queste tematiche e un passo avanti nella tutela dei diritti delle persone coinvolte nel sistema penitenziario.

Il comitato Esistono i diritti Transpartito continua a impegnarsi per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere iniziative volte a garantire la dignità e i diritti delle persone detenute. Questo risultato ottenuto a Palermo è un esempio tangibile di come il lavoro collettivo e l’impegno politico possano portare a cambiamenti significativi nel sistema penitenziario e nella società nel suo complesso.

Facciamo chiarezza sui diritti

Quale attività, azione, svolge il garante delle persone detenute?

A Palermo questo incarico ruolo è stato conferito a Pino Apprendi, già parlamentare dell’ARS e politico navigato, da sempre in prima linea in tema diritti. Apprendi e co-presidente del comitato dei diritti transpartito insieme a Gaetano D’Amico.

Il Granate che cosa fa?

Il garante dei diritti del detenuto è una figura istituzionale che ha il compito di tutelare i diritti fondamentali delle persone private della libertà personale all’interno del sistema penitenziario. Questa figura svolge un ruolo cruciale nel garantire che i diritti umani dei detenuti siano rispettati e che essi ricevano un trattamento dignitoso durante la detenzione.

Il garante dei diritti del detenuto agisce come un meccanismo di controllo indipendente, monitorando le condizioni di vita all’interno delle strutture carcerarie, verificando l’applicazione delle norme nazionali e internazionali sui diritti umani e intervenendo in caso di violazioni o abusi.

Tra i compiti principali del garante dei diritti del detenuto vi è quello di:

  1. Sorvegliare e controllare le condizioni di detenzione, compreso l’alloggiamento, l’igiene, l’assistenza sanitaria, il cibo e le attività ricreative all’interno delle carceri.
  2. Garantire l’accesso alle cure mediche adeguate per i detenuti, compresi i servizi sanitari di base, la salute mentale e il trattamento delle dipendenze.
  3. Assicurarsi che i detenuti abbiano accesso ai servizi educativi e di formazione, nonché alle opportunità di lavoro all’interno delle strutture carcerarie.
  4. Monitorare il rispetto dei diritti procedurali dei detenuti, come il diritto a un processo equo, la difesa legale e il ricorso effettivo.
  5. Indagare sulle denunce di maltrattamenti, abusi o violazioni dei diritti umani all’interno delle carceri e promuovere azioni correttive.
  6. Collaborare con altre istituzioni, organizzazioni della società civile e autorità competenti per migliorare le condizioni di vita dei detenuti e promuovere il reinserimento sociale.

Il garante dei diritti del detenuto svolge un ruolo di controllo indipendente e di rappresentanza delle persone detenute, garantendo che i loro diritti siano rispettati e difesi. La sua presenza è fondamentale per assicurare la tutela dei diritti umani all’interno del sistema penitenziario e per promuovere un approccio umanitario e rispettoso della dignità delle persone detenute.

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