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Morte di Berlusconi: feste e brindisi, ironie, battute e sciacallaggio

Polemiche e mancanza di rispetto nella morte di Berlusconi: la vergognosa giornata di taluni felici e lo sfottò sulla beatificazione.

Morte di Berlusconi: feste e brindisi, ironie, battute e sciacallaggio

Cattiveria, odio, veleni!

Sono gli attivisti dello sciacallaggio nascosti nel buonismo a convenienza, capaci di tutto.

È comprensibile che la presenza di un linguaggio cattivo, pieno di odio e velenoso in alcuni commenti o comportamenti possa suscitare indignazione e frustrazione. L’uso di un linguaggio moderato e rispettoso dovrebbe essere incoraggiato in ogni contesto, specialmente quando si tratta di eventi come la morte di una persona.

La morte di un individuo è un momento di tristezza e riflessione, e dovrebbe essere trattata con rispetto e sensibilità.

È importante riconoscere che le opinioni e i comportamenti individuali possono variare ampiamente e che non è corretto generalizzare l’atteggiamento di tutti gli attivisti o coloro che esprimono opinioni contrarie. Ci sono persone che, pur appartenendo a diverse fazioni politiche o gruppi di pensiero, riescono a mantenere un tono di civiltà e rispetto anche durante momenti di conflitto o di differenze di opinione.

Tuttavia, è vero che alcune persone possono sfruttare opportunisticamente situazioni come la morte di una figura pubblica per esprimere sentimenti di rancore, cattiveria o odio. Questo tipo di comportamento può essere condannato, poiché non contribuisce a una discussione costruttiva o alla promozione di un clima di rispetto reciproco.

Nell’articolo si evidenzia l’atteggiarsi di personaggi pubblici che, per ragioni di “pubblicità”, tirano fuori tutta la loro maestria sinistra e cattiva dosata da sarcasmo al vetriolo per colpire il defunto e la sua famiglia. 

Vauro è tra i primi che, subito dopo l’annuncio della morte del Presidente Berlusconi, ha illustrato in una sua vignetta  “Berlusconi è morto.  –  Ma non sono sempre i migliori che se ne vanno?”

E non è il solo… tra i tanti emerge anche il fatto quotidiano,  descritto perfettamente da “Il Giornale” in un articolo di oggi.

Nell’articolo riportato da “il Giornale”, viene evidenziata la mancanza di rispetto e le polemiche suscitate dalla morte di Silvio Berlusconi. Nonostante il decesso dell’ex presidente, alcuni giornalisti e media hanno continuato a esprimere rancore, odio e antiberlusconismo, dimostrando una mancanza di sensibilità nei confronti della scomparsa dell’uomo, dell’umano.

Il Fatto Quotidiano è il più spietato di questi comportamenti, pubblicando una notizia sulla morte di Berlusconi accompagnata da un’immagine di cattivo gusto, raffigurante il politico accolti da una figura sfumata nell’aldilà, con la scritta “l’ultimo giudice”, un riferimento ai processi affrontati da Berlusconi durante la sua vita. Il titolo dell’articolo lo definisce come “primo dei populisti” e “recordman di inchieste dalla corruzione alla mafia, mago della comunicazione”. Questo articolo è stato accompagnato da commenti negativi da parte dei giornalisti Gaia Tortora e Natangelo, oltre a una vignetta ironica (diciamo) di cattivo gusto di Vauro pubblicata su Twitter.

Anche la rivista Left ha ripubblicato un articolo del 2021 sulle vicende giudiziarie di Berlusconi, enfatizzando il lato negativo della sua vita. Il quotidiano La Repubblica, noto per il suo forte antiberlusconismo, ha titolato sugli infiniti processi affrontati da Berlusconi, inclusi fisco, tangenti, mafia e festini.

Non solo i media nazionali, ma anche esponenti politici si sono distinti per i loro commenti negativi. L’ex direttore del Domani, Stefano Feltri, ha scritto che l’uomo Berlusconi merita pietà, ma il politico Berlusconi non avrà indulgenza. Furio Colombo, ex direttore de l’Unità, ha affermato che senza Silvio Berlusconi non ci saranno differenze.

Ci sono anche casi di sciacallaggio e mancanza di rispetto evidenziati nel testo. Ad Arcore, vicino a Villa San Martino, un circolo di sinistra chiamato “Arciblob” ha organizzato una festa per celebrare la morte di Berlusconi, con piscina, musica e brindisi. A Genova, consiglieri municipali del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico hanno abbandonato l’aula durante il minuto di silenzio dedicato a Berlusconi. Inoltre, un comunicato stampa del consigliere regionale del Pd in Friuli Venezia Giulia, Francesco Martines, ha espresso cordoglio per i familiari e gli elettori di Forza Italia, ma ha anche descritto Berlusconi come un personaggio politico molto controverso.

E ancora il partito Potere al Popolo ha utilizzato la morte di Berlusconi per attaccare il governo, dichiarando che non vogliono dimostrare cordoglio e definendo Berlusconi come un nemico. Il partito ha rilanciato i commenti del sindacalista Giorgio Cremaschi, che ha affermato di considerare Berlusconi un nemico e di lottare contro ciò che rappresentava.

Il pezzo di oggi su “Il Giornale”  scritto da Francesco Giubilei sottolinea come certi articoli e commenti, animati da un sentimento di odio e rancore nei confronti di Silvio Berlusconi, richiamino le sue stesse parole pronunciate in un celebre comizio: “siete ancora ed oggi come sempre dei poveri comunisti”.

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