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Migranti: Candiani (Lega), da governo promesse e mancette

 

“Ieri il presidente Conte e i suoi ministri hanno dato straordinaria prova di saper coniugare al futuro tutti i verbi: faremo, sposteremo, amplieremo, rafforzeremo… una caterva di promesse e anche qualche mancetta per fare stare buoni i siciliani e i lampedusani in particolare” così il senatore Stefano Candiani, segretario regionale della Lega Sicilia Salvini Premier commenta gli esiti del vertice di Palazzo Chigi tra il governatore della Sicilia Nello Musumeci, il sindaco di Lampedusa Totò Martello e il Premier Giuseppe Conte e i ministri Lamorgese, Guerini, Gualtieri, De Micheli e Di Maio.

“Il ‘basta slogan’ scandito ieri da Conte davanti a Musumeci – continua Candiani – è una bacchettata arrogante da parte di chi non ha totalmente idea delle situazione drammatica degli hotspot siciliani e la riprova è che all’isola di Lampedusa e alla Regione Siciliana non è stata proposto nessun percorso concreto di svuotamento dei centri di accoglienza e di gestione del flusso migratorio”. 

Il leader della Lega in Sicilia incalza: “è evidente che a Roma pensano di risolvere il problema trasferendo qualche migrante dall’hotspot di Lampedusa alle navi che dovrebbero raggiungere l’isola e di ripetere il giochino se si dovesse ripresentare il problema. Nulla però è stato detto su Pozzallo, Porto Empedocle o Vizzini su cosa di vuole fare con questi centri e più in generale su come si pensa di intervenire in termini di controllo del Mediterraneo e di gestione delle navi delle Ong”. 

“C’è poi il silenzio di questo governo sul mancato rispetto dei decreti sicurezza. Non li applicano e non riescono neanche a cambiarli, è davvero imbarazzante” conclude Candiani.

Filippo Virzì

Giornalista radio/televisivo freelance, esperto in comunicazione integrata multimediale.

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