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La disabilità non teme nessuna barriera se non quella mentale.

La disabilità non teme nessuna barriera se non quella mentale. La storia di Ninni Gambino “Siamo tutti diversamente uguali “.

 

Ogni anno, il 3 dicembre si celebra la “Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità”,che quest’anno sarà commemorata per tutta la settimana dal 30 novembre al 4 dicembre in concomitanza con la 13a sessione della Conferenza degli Stati parti della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità. Il tema di quest’anno è: “Building Back Better: toward a disability-inclusive, accessible and sustainable post COVID-19 World.

Il tema della disabilità, che la pandemia ha posto al centro di un forte dibattito, più che mai ci fa riflettere su quanto è ancora lunga la strada da percorrere per ricostruire un mondo inclusivo della disabilità, accessibile e sostenibile.

“La disabilità non è un mostro ma non è solo un problema. Capirlo è molto diverso dal comprenderlo. La disabilità è una condizione che deve essere compresa e sostenuta. Il disabile non chiede nulla, se non il diritto di avere le stesse opportunità, nei limiti che il suo stato gli impone” lo afferma il palermitano Ninni Gambino, disabile dall’età di 23 anni a seguito di un incidente sul lavoro.

La sua è testimonianza di una volontà volta a sconfiggere la paura di essere diverso. “Davanti alla disabilità può succedere di voler scappare. È l’istinto di sopravvivenza che ti chiama alla fuga da un dolore così forte che può uccidere “ma continua Ninni Gambino “se smetti di vedere il problema, se accetti la realtà, allora puoi iniziare a comprendere. Cominci a nuotare contro corrente, inizi a ridisegnare una vita e scopri la ricchezza che si nasconde nel nuovo futuro attorno a quello che prima era un buco nero”.
“ La disabilità non mi ferma “ questa è la vision che ha visto Gambino impegnato in tanti progetti, rivestendo vari ruoli prima all’interno del CIP ( Comitato Italiano Paraolimpico ) e dal 2010 nella Finp ( Federazione Italiana nuoto Paraolimpico) come delegato Regionale.

Lo sport il suo alleato, il nuoto la sua prima passione, arrivando ai campionati regionali e italiani stile libero con l’ASD Mocrini Linus, al basket con l’ASD “I Ragazzi di Panormus”, l’unica società del centro-Sud Italia ad avere una squadra di basket in carrozzina nel settore giovanile, oltre a quella che milita nel torneo di Serie B nazionale.
E poi nel 2019 arriva la partecipazione alla manifestazione internazionale Giro Di Sicilia, rievocazione di una leggendaria corsa inventata dal genio di Don Vincenzo Florio nel 1912.

Grazie al sodalizio tra il Presidente del Veteran Car Club Panormus, Antonino Auccello, organizzatore del Giro di Sicilia, e il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli si è messa su strada una fiat 600 anni 60 modificata per paraplegici che ha permesso all’equipaggio formato da Ninni Gambino e Pietro Boncimino, di “vivere un sogno” sportivo, e non solo, in giro per la Sicilia insieme ad altri 250 equipaggi provenienti da tutto il mondo. Una esperienza unica che ha permesso di veicolare il vero messaggio della disabilità che non teme nessuna barriera se non quella mentale. “Siamo tutti diversamente uguali” afferma l’equipaggio Gambino/ Boncimino, anche lui disabile a seguito di un incidente stradale mentre tornava a casa dal lavoro.

Pietro Boncimino , da tre anni Presidente dell’Associazione Siciliana Midullolesi Spinali, come il suo caro amico Ninni è animato della stessa mission orientata alla conoscenza della disabilità “la comprensione ci aiuta ad agire per aiutare, e questa consapevolezza ci induce a proseguire le nostre iniziative contro ogni forma di discriminazione”. Tra le sue iniziative, da Presidente dell’Associazione, il servizio, accreditato dal Comune di Palermo, di trasporto a scuola per disabili, otto pulmini guidati da disabili con accompagnatore normodotato, esempio virtuoso di un nuovo modo di essere inclusivi sotto l’egida del tema cardine della Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità.

“Ci hanno trattato come normali concorrenti” è questo il successo della loro partecipazione alla manifestazione di auto storiche che li vedrà protagonisti anche nella prossima edizione del Giro di Sicilia già programmata dal 10 al 13 giugno 2021; per Antonino Auccello “ si tratta di un progetto che sarà esteso a livello nazionale per veicolare il tema della disabilità nel mondo del motorismo storico, dove equipaggi come quello di Gambino/Boncimino possono fare la differenza in termini di crescita e consapevolezza sulle “vere” barriere della diversità”.Le nuove generazioni devono essere più consapevoli e vedere nella disabilità una condizione che non deve intimorire, ma verso cui camminare con la consapevolezza di essere tutti a vario modo diversi.
Caterina Guercio

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