Incidenti Canadair: dall’Italia alla Grecia un drammatico filo conduttore.
Non sono pochi gli incidenti che durante la battaglia con le fiamme hanno fatto finire in tragedia un volo Canadair. L’attività aerea antincendio è, secondo le statistiche ICAO (International Civil Aviation Organization)/IATA (International Air Transport Association), l’attività di volo con il più alto rischio di incidente, anche se EASA (European Aviation Safety Agency), nel suo annuale “Safety Review”, non inserisce più l’attività di fire-fighting avendola demandata alle autorità nazionali. In ogni caso, ogni anno questa drammatica statistica si aggiorna senza tregua.
Linguaglossa 27 ottobre 2022, Grecia 25 luglio 2023….l’incidente di due giorni che ha coinvolto nuovamente un velivolo antincendio (un CL-215 della forza aerea greca). Il ricordo va a Roberto Mazzone e Matteo Pozzoli, i due nostri valorosi piloti italiani che hanno perso la vita nel combattere la negligenza ed il malcostume nella difesa ambientale, dell’ennesimo incendio boschivo. È accaduto meno di un anno fa, anche se apparentemente l’episodio sembra non essere mai avvenuto: l’indifferenza, anche questa, tutta italiana, è calata come una fitta nebbia sulla tragica scomparsa di due generosi uomini dediti al servizio del Paese.
Nessuno ne parla più, nessun rilancio di agenzia o ricordo giornalistico, tutto è stato dimenticato perdendosi nell’ineluttabilità delle cose. Eppure, due valorosi aviatori hanno perso la vita ed ancora non si sa il perché. L’unica cosa sicura è che i sistemi di registrazione dei dati e della voce in cockpit non hanno registrato nulla e, non certo a causa dell’impatto. Perché? Di chi è la responsabilità di questa strana anomalia? E se fosse stato un problema tecnico o strutturale che potrebbe manifestarsi nuovamente e con il quale i piloti stanno convivendo da quasi un anno? Chissà se avremo una risposta.
Fabio Gigante
