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Gonzaga Campus. Il murales interattivo di Domenico Pellegrino dedicato ai bambini vittime della mafia

Gonzaga Campus

Il murales interattivo di Domenico Pellegrino dedicato ai bambini vittime della mafia

Un murales interattivo ricorderà tutti i bambini uccisi dalla mafia. L’artista siciliano Domenico Pellegrino presenta “Picciriddi”, un’opera dinamica e interattiva che sarà costruita, nei prossimi mesi, insieme ai giovani del Gonzaga Campus.

Il progetto è stato pensato dal Campus insieme all’artista proprio per parlare ai bambini e ai giovani con la voce dei più piccoli, comunicando linguaggi nuovi e semplici: il gioco e lo sport in chiave educativa come antidoti alla violenza e alla mafia.

L’artista, noto per le sue opere urbane ed installazioni luminose, inaugurerà l’opera in occasione della giornata della legalità, il 23 maggio alle ore 15, al Gonzaga Campus in via Piersanti Mattarella. Nell’opera è stato scelto il pallone e il campo da gioco; ci saranno, infatti, tanti palloni colorati con all’interno i nomi dei minori uccisi dalla mafia.

Il 23 maggio ricorre il trentaduesimo anniversario della strage mafiosa di Capaci, dove nel 1992 furono assassinati i magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e gli agenti della polizia di Stato Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.

Abbiamo condiviso pienamente con l’artista l’idea e lo sviluppo di questo progetto – afferma padre Vitangelo Denora s.j., Direttore generale del Gonzaga Campus -. Per tutti noi, portare nella scuola le storie dei bambini uccisi dalla mafia è un modo per far sentire la centralità di questo tema, in tutta la sua drammaticità, nell’educazione dei giovani di oggi. Lo facciamo attraverso il simbolo del pallone sui campi di calcio che vuole sottolineare la forza di cambiamento che può avere lo sport vissuto in maniera sana”.

Sarà un murales interattivo e dinamico – dice Domenico Pellegrino -. Giovedì, presenteremo la prima parte dell’opera che, quando sarà ultimata, sarà lunga 30 metri. Sarà il risultato di un lavoro corale, insieme ai giovani, ricco anche di contenuti multimediali. L’opera, grazie alla collaborazione con Aria Platform, si anima attraverso la realtà aumentata. Picciriddi è ispirata all’omonima sezione dedicata ai bambini uccisi dalla Mafia dell’app NOma, l’applicazione che racconta le storie di mafia” e che contiene 18 storie di fatti accaduti a Palermo. Le storie sono tratte dal libro “Al posto sbagliato” di Bruno Palermo, edizione Rubettino, che raccoglie 108 storie di bambini vittime di mafia. “Le mafie hanno sempre ucciso i bambini, i picciriddi, non esiste né un posto sbagliato né un momento sbagliato per bambini e ragazzi vittime di mafia: un campo di calcetto, il portone di casa, la pizzeria, l’auto dei genitori al posto sbagliato; ci sono sempre stati assassini e mafiosi.”

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