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Effetto Virus Covid. Da Banca d’Italia il  38% di chi ha mutuo è in difficoltà con le rate, ma non si dice che si rischia  di perdere la casa

Sono dati significativi che lasciano presagire un aumento esponenziale delle sofferenze bancarie, ma il rischio più alto sussiste nel fatto che le famiglie italiane rischiano di perdere la loro casa.

 

La Banca d’Italia fa sapere che  i detentori dei mutui in Italia sono in difficoltà.

Era una conseguenza purtroppo inevitabile ala luce di questa guerra silenziosa guerra chiamata “Covid -19”!

I lavoratori in gran parte sono stati messi dalle aziende in cassa integrazione e gran parte di essi al Sud  sono componenti di nuclei familiari  monoreddito.

Ad aprile si apprende dalla Banca d’Italia il 38%  dei mutuatari ha affermato di avere difficolta’ nel pagare le rate a causa dell’epidemia di Covid-19.

E’ questo il dato preoccupante che emerge dall’indagine straordinaria sulle famiglie condotta dalla Banca d’Italia e riportata nella Relazione annuale di palazzo Koch.

Le prime avvisaglie si sono avute da quel che abbiamo registrato dalla difficoltà a pagare gli affitti, di questo se  ne parla poco, ma in molti non riescono più ad onorare i pagamenti mensili rischiando di essere inevitabilmente sfrattati.

Inoltre la percentuale rileva Banca d’Italia  è  piu’ elevata tra i lavoratori autonomi e tra quelli impiegati nel settore del commercio e della ristorazione (52% e 64%, rispettivamente).

Sono dati significativi che lasciano presagire un aumento esponenziale delle sofferenze bancarie, ma il rischio più alto sussiste nel fatto che le famiglie italiane rischiano di perdere la loro casa a causa del mancato pagamento delle rate del mutuo, un fenomeno analogo si è già perpetrato nella florida America dove in tanti hanno perso la loro unica casa passata di mano alle banche a causa della mancanza di lavoro.

Un nuovo esercito di poveri è in marcia verso un futuro privo di incognite, una macelleria sociale senza precedenti si abbatterà sulla  popolazione se non verranno presi dei seri provvedimenti  strutturali al fine di  produrre la filiera del lavoro e quindi della produzione del  reddito, investendo sull’occupazione senza assistenzialismo, sburocratizzando e defiscalizzando il sistema paese.

Filippo Virzì

Giornalista radio/televisivo freelance, esperto in comunicazione integrata multimediale.

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