RUBRICA DELL’AVVOCATO DEL MARTEDI’: 2022 COSA CAMBIA IN BUSTA PAGA
In arrivo la rivoluzione della busta paga, per mezzo della manovra finanziaria dell’anno in corso che, tra le principali novità risulta la riforma dell’IRPEF.
Cosa è l’IRPEF?
IRPEF acronimo di imposta sul reddito delle persone fisiche. Tutti i soggetti che hanno un reddito – definiti “contribuenti”- sono tenuti a pagare questa imposta tributaria, purché siano residenti o aver conseguito il reddito in Italia.
Esistono differenti tipi di reddito:
- Lavoratore dipendente
- Lavoratore autonomo
- Da impresa
- Da capitale
- Fondiario
- Diverso
Inoltre i differenti redditi (i quali hanno una base imponibile differente) hanno una fonte di guadagno che può derivare da Salario/Stipendio oppure rendite/plusvalenze/dividendo e, hanno criteri di calcolo differenti quali la Competenza o la Cassa.
Facciamo un esempio:
Caio, lavoratore dipendente presso un impresa ha uno stipendio parificato al numero di ore lavorative che svolge, l’irperf sarà calcolato sul 100% dello stipendio percepito, salvo gli oneri sociali inps (se il lavoratore ha un disabile o assegni familiari) e inail.
Inoltre, IRPEF è un’imposta progressiva, cioè che non tutti i contribuenti pagano la stessa aliquota, quest’ultima cambia in base al suo valore, per esempio, un reddito dal 0 a 15.000 euro sarà applicata un’aliquota del 23% per scaglione e, ad un reddito di 55.001 a 75.000 euro una aliquota del 41% fino ad arriva ad un’aliquota del 43% per redditi superiori al 75.000€.
Cosa cambia con la riforma IRPEF in busta paga 2022?
Le prossime buste paga saranno sicuramente più alte, soprattutto per i lavoratori dipendenti. Con la legge di Bilancio, la quale interviene non solo sulle modifiche dell’Irpef e delle detrazioni dal lavoro dipendente, ma si aggiunge il “Bonus Renzi” (trattamento integrativo fino a € 100,00 per un totale di €1.200,00 annui, per i redditi che arrivano fino a € 28.000,00). Oltre l’introduzione dell’assegno Unico (a decorrere dal 1 marzo) e abolizione degli assegni per nucleo familiare (ANF) e delle detrazioni per figlio a carico di età inferiore anni ventuno.
Dunque, dal 1 marzo 2022 sarà erogata direttamente dall’INPS e calcolata in funzione dell’ISEE e del numero dei figli minorenni a carico e maggiorenni fino a 21 anni e, in pari data saranno aboliti:
- Assegni per nucleo familiari;
- Le detrazioni per figli a carico, eccezion fatta per quelli di età pari a superiori a 21 anni;
- Le detrazioni e gli ANF non comparirà più in busta paga e il loro posto sarà preso dall’Assegno Unico.
Facciamo un esempio: Tizio nel mese di febbraio, compenso lordo € 2.000,00 su cui saranno trattenute € 183,80 (INPS) € 250,00 (IRPEF) per arrivare ad un netto di € 1.500,00 (circa) a cui si dovranno aggiungere gli ANF (calcolati in base al reddito e componenti del nucleo familiare) e il Bonus Renzi di € 100,00, arrivando ad un compenso in busta paga di € 1800,00 circa.
Dal marzo 2022 con l’introduzione dell’assegno unico (scomparsa delle detrazioni per i figli a carico e gli ANF necessari per abbattere l’aliquota IRPEF) e sarà una busta paga maggiorata. Difatti, l’assegno unico sarà ricevuto a mezzo di accredito su conto corrente personale del lavoratore dipendente erogato direttamente dall’INPS.
Con la riforma Legge n. 234/2021 a decorrere dal marzo 2022 cambiano gli importi delle detrazioni da lavoro dipendente oltre un importo di € 65,00 per coloro che hanno un reddito complessivo superiore a 25 mila euro ma pari o inferiore a 35 mila euro.
Il bonus per a 100€ mensili, e quindi fino a € 1.200,00 annui continuerà ad essere riconosciuto anche a partire dal marzo 2022 esclusivamente in favore dei titolari di redditi non superiore a 15.000€; a specifiche condizioni, ne avranno diritto anche i lavoratori con redditi compresi tra € 15.000 e 28.000 € annui.
Per cui il Bonus Renzi sarà cosi disposto nella nuova busta paga:
- € 100,00 fino a € 28.000,00€ di reddito;
- € da 100 a 80,00 da € 28.001 fino a 35.000,00€ di reddito;
- Decrescente da € 35.001 fino a 40.000€ di reddito.
Quindi secondo quanto previsto con la nuova legge di Bilancio:
- Dal marzo 2022 per i dipendenti con redditi fino a € 15.000 continua ad esistere il Bonu Renzi e le detrazioni IRPEF;
- Superata la soglia di € 15.000 e fino a € 50.000 le detrazioni salgono fino ad un massimo di € 3.100 annui e si ridurranno progressivamente all’aumentare del reddito.
- Per i lavoratori autonomi invece, la detrazione base riconosciuta ai reddito fino ad € 5.500 sarà ridotta cosi come progressivamente ridotta fino ad azzerarsi una volta superata la soglia dei € 50.000.
- Infine, l’assegno unico e universale, poi, non farà più parte delle busta paga ma verrà corrisposto direttamente al lavoratore nel suo conto personale da parte dell’Inps.