Salute

Celiachia: grandi opportunità dal Senato. Le proposte di Simdo e l’Osservatorio nazionale per la diagnosi precoce

Vincenzo Provenzano (Simdo): «Estendere lo screening della popolazione pediatrica fino ai 13 anni e le indagini al diabete e alla tiroidite autoimmune»

Simdo, Società italiana metabolismo, diabete e obesità, su invito del senatore siciliano Raoul Russo è stata ascoltata in 10^ Commissione Sanità del Senato, per l’esame di tre disegni di legge riferiti alle modifiche della legge 123/05 e allo screening in età pediatrica di celiachia e diabete di tipo 1. Presenti il presidente nazionale di Simdo, Vincenzo Provenzano, Alessandro Scorsone, membro della commissione regionale Celiachia della Regione Siciliana e Patrizio Tatti, past president di Simdo e membro della Commissione scientifica, per assistere all’esame dei disegni di legge 524, 623 e 727 su “Diagnosi e prevenzione diabete tipo 1 e celiachia”.

Il presidente di Simdo, Vincenzo Provenzano in audizione in Commissione Salute al Senato

 

Le proposte di Simdo di modifica alla Legge

 

«È stato un onore per la società Simdo, essere ascoltata in Commissione – ha affermato il presidente Vincenzo Provenzano – e ringraziamo per l’invito il senatore siciliano Raoul Russo. Tante cose valide sono state proposte e confidiamo che possano divenire legge dello Stato. Abbiamo sostenuto l’importanza di creare un Osservatorio nazionale sulla celiachia e sulle altre malattie autoimmuni collegate, che coinvolga anche le società scientifiche più che una semplice Banca dati. Lo screening per la scoperta precoce della celiachia – ha aggiunto il diabetologo Vincenzo Provenzano – deve essere allargato ad una più ampia fascia scolastica, fino ai 13 anni e ai parenti dei positivi a diabete e tiroidite autoimmune. Rinnoviamo il nostro impegno al fianco di chi difende chi soffre, certi che Parlamento e Governo sapranno ponderare le migliori decisioni».

 

La legge che si appresta a modificare il Senato sarà un valido aiuto per la scoperta precoce delle malattie legate alla celiachia, perché impegna le ristorazioni scolastiche, ospedaliere e pubbliche a fornire pasti senza glutine per agevolare l’inserimento dei celiaci in modo equo e sicuro. Prevede anche l’erogazione di contributi, mira ad evitare le differenti applicazioni nelle varie regioni italiane e favorisce la diagnosi precoce. «La Celiachia non è più una patologia rara – ha concluso Vincenzo Provenzano – ma cronica e, ancor oggi, il 70 % delle persone affette non ne è a conoscenza».

 

Nella foto il presidente nazionale di Simdo, Vincenzo Provenzano, insieme al senatore Raoul Russo e ad Alessandro Scorsone, membro della commissione regionale Celiachia della Regione Siciliana

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