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Amministrative, Mineo: “Ieri vertice proficuo. FI è in grande salute. Stop alle polemiche inutili”

Amministrative, Mineo: “Ieri vertice proficuo. FI è in grande salute. Stop alle polemiche inutili”

 

Palermo – “Francesco Cascio è il profilo ideale del candidato sindaco di Palermo, per vincere le elezioni. Lo ha proposto alla senatrice Licia Ronzulli, durante la riunione di sabato, Gianfranco Miccichè, dopo avere fatto un lavoro di sintesi con i parlamentari regionali, nazionali, la classe dirigente palermitana e avere ascoltato le varie sensibilità del partito”. Lo ha detto Andrea Mineo, segretario cittadino di Forza Italia a Palermo e responsabile regionale del movimento giovanile.

“Cascio è un amministratore competente, con un corposo curriculum e un’esperienza trentennale nelle istituzioni – sottolinea Mineo -. Il suo nome è l’ennesima intuizione vincente di Miccichè, da proporre al tavolo della coalizione e va nella direzione auspicata da tutti noi, di un esponente del partito con un curriculum importante, in condizione di fare sintesi”.

“È vero – aggiunge il segretario azzurro – che il senatore Schifani aveva insistito perché il candidato della coalizione alle prossime amministrative fosse espressione di Forza Italia, ma ieri l’ex presidente del Senato è arrivato al tavolo con altri nomi, mai presi in considerazione perché poco popolari e sui quali non ci sarebbe mai stata la convergenza degli altri alleati della coalizione”.

“La riunione, convocata all’ultimo solo a causa dei tanti impegni di rilievo nazionale della vice presidente di FI – aggiunge – è stato un importante momento di confronto sul grande lavoro svolto durante questa legislatura e vi hanno partecipato parlamentari regionali, nazionali e amministratori locali: nel corso della discussione abbiamo potuto presentare alla senatrice Ronzulli un partito in salute, che conta 15 deputati regionali e mille amministratori locali”.

“Forza Italia è coesa, compatta e forte, grazie al lavoro che il nostro coordinatore Miccichè ha fatto in questi anni. Da sempre è un partito con diverse sensibilità, ma dire che non c’è collegialità è quantomeno ingeneroso e talvolta surreale. Perché Miccichè, mutuando il metodo di Berlusconi, ha sempre ascoltato tutti e trovato una sintesi: se il partito rappresenta la maggioranza relativa della coalizione di centrodestra lo si deve al lavoro di squadra ma soprattutto allo sforzo costante del nostro coordinatore regionale”.

“Negli anni c’è stato un importante ricambio della classe dirigente del partito: sono andati via solo i guastatori, i cambiacasacca, gente che lavorava solo per il proprio tornaconto. Al contrario, è entrata nel partito solo gente ci ha fatto crescere in quantità e soprattutto in qualità. Non è il momento delle polemiche, bisogna ritrovare l’unità”, ha concluso Mineo.

 

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