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L’auto simbolo della Dolce Vita in passerella nel Circeo

L’auto simbolo della Dolce Vita in passerella nel Circeo.

La Triumph dell’ex senatore Filippo Berselli protagonista del raduno “Coppa D’oro della Maga Circe”

 

La Triumph TR3 del 1958, auto originale del film “La Dolce vita” di Federico Fellini, di proprietà dell’ex senatore Filippo Berselli, arrivato da Bologna con la moglie dopo sei ora di viaggio, è la star della manifestazione ASI la “Coppa D’oro della Maga Circe”.

L’evento, ideato dal giornalista Michele Di Mauro e fortemente voluto dal giovane e dinamico presidente del CLAS, Giorgio Onori, rappresenta il debutto in ambito nazionale del sodalizio pontino, fondato circa 30 anni fa.

In origine l’auto era bianca, finché il nuovo proprietario, che ancora ne ignorava la storia, acquistatala cinque anni fa, l’ha fatta verniciare di nero da un carrozziere di Coriano. L’ex senatore Berselli inizialmente non si era infatti reso conto di avere tra le mani un pezzo di storia del cinema. Oltre al colore che non era quello originale, sul libretto dell’auto la vettura risultava immatricolata nel 1956, anno in cui quel modello non esisteva ancora.

Solo scorrendo i nomi dei proprietari è arriva la sorpresa: spunta quello della Riama Film, società di Angelo Rizzoli che ha prodotto La Dolce Vita, e dall’estratto cronologico la prima targa risulta essere ‘Roma 324229’, immatricolata il 15 luglio del 1958.

Da qui la grande scoperta la Triumph è quella del film premiato a Cannes con la Palma d’Oro e in America con l’Oscar per i costumi, e a bordo c’erano proprio l’affascinante giornalista e un po’ frivolo “Marcello” con accanto la sua prorompente “Sylvia” interpretata da Anita Ekberg.

Nell’estate del 1963 la Riama Film mise in vendita l’auto da tempo inutilizzata. La acquistò Paolo Bettini di Viterbo, proprietario del suggestivo Parco dei Mostri di Bomarzo, che si vantò per anni di possedere l’auto della Dolce Vita anche se, vivendo in una provincia diversa dalla Capitale, dovette cambiare la targa. Immatricolata a Viterbo, la Triumph TR3 perse quel rettangolo di ferro nero con inciso il nome di Roma e quei sei numeri che ancora oggi in un bianco e nero felliniano identificano sul grande schermo una icona che appartiene ormai e per sempre al cinema mondiale. La macchina fu poi venduta a una signora di Forlì, che non seppe mai che si trattava della Triumph della “Dolce Vita”. La spider rimase a Forlì fino al 1970 e successivamente arrivò a Pesaro, dove è stata acquistata da Berselli.

In questo primo weekend di settembre la mitica Triumph TR3 ha saputo regalare grandi emozioni a tutti gli appassionati e non solo percorrendo le strade di San Felice Circeo, Sabaudia, Sperlonga, tappe scelte dal CLAS organizzatore della manifestazione; una tre giorni di cultura e relax all’insegna delle bellezze artistiche e naturali del territorio e del Parco Nazionale del Circeo, con un tocco di storia, mitologia e la giusta dose di agonismo.

 

Caterina Guercio

 

 

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