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Armonia della bellezza o bellezza dell’armonia. A Palazzo Branciforte un incontro con il Cardinale Bagnasco

Dimostrazione concreta, impegno civile e bellezza liturgica i temi trattati

Armonia della bellezza o bellezza dell’armonia. A Palazzo Branciforte un incontro con il Cardinale Bagnasco. Dimostrazione concreta, impegno civile e bellezza liturgica i temi trattati

Si è tenuto ieri, nella splendida cornice di Palazzo Branciforte a Palermo, un incontro sul tema “La bellezza è lo splendore della verità”, che ha fatto da sfondo alla presentazione del libro scritto dal Cardinale Angelo Bagnasco, dal titolo: “Liturgia – bellezza che salva”.

Un evento voluto e patrocinato dalla Fondazione Sicilia e dall’Associazione “Fare Bene” e promosso da un comitato di autorevoli professionisti, composto da Pietro Luigi Matta, Lucia Mauceri, Nicola Navarra, Domenico Rosario Paternoster e Roberto Tristano, che ha voluto, poco prima di Natale, attenzionare un tema non sempre evidente in tutta la sua importanza e la sua rilevanza, come quello della bellezza. Una bellezza che è estetica ma che, per riuscire ad elevarsi e a salvare tutti, deve essere soprattutto vera e liturgica.

Ad aprire l’incontro il presidente della “Fondazione Sicilia” Raffaele Bonsignore, che ha introdotto il tema dell’evento con una presentazione del luogo scelto per ospitarlo. “Questa sede – ha spiegato – è una bellezza architettonica che è nuovamente rinata dopo che il palazzo è stato restaurato, è divenuto un luogo unico, dove si fondono identità e innovazione. Una bellezza architettonica che splende di verità”.

Il Sindaco Roberto Lagalla, anche lui intervenuto ai lavori,  si è soffermato sulla bellezza liturgica osannata dal Cardinale Bagnasco nella sua opera, sottolineando come “il libro di Bagnasco parla della bellezza dell’armonia”, ponendo poi l’accento sui tragici eventi dei giorni scorsi, dove una giovane vita è stata brutalmente spezzata, in un evento che evidenzia come questanon è una Palermo che vorremmo, non è il suono di una armonia che ci piacerebbe udire, non è il segno di una convivenza civile di una società matura e religiosa”.

Il tema centrale dell’incontro ha spiegato il moderatore del convegno, Marco Italiano, è stato quello di raccontare il termine “bellezza” con le sue diverse sfaccettature, sottolineando come questa alberghi nelle nostre coscienze e diventi il filo conduttore di diversi messaggi che bisogna portare alle nostre famiglie, soprattutto prima di Natale, insistendo sul concetto della bellezza dell’educazione e delle relazioni all’interno della società/comunità.

Filippo Giorgio Maitan, presidente dell’associazione “Fare Bene”, si è soffermato sul valore della verità raccontando di una bellezza interiore legata alla parola di Dio e a quella degli uomini. Maitan ha ricordato la frase di un filosofo matematico russo, nato nel 1882 e fucilato nel 1937, durante il periodo stalinista, Pavel Aleksandrovic Florenskij, che diceva: “La verità manifestata è amore, l’amore realizzato è bellezza , mentre la Prof.ssa Lucia Mauceri, presidente dell’Associazione Ex Alunni dell’Istituto Gonzaga, ha insistito sul valore della vita e sull’importanza della formazione dei giovani, anche alla luce dei recenti fatti di cronaca che hanno visto protagonista, in negativo, la nostra città.

Presente all’incontro anche il Prof. Gaetano Armao, docente di diritto amministrativo del dipartimento di scienze politiche e delle relazioni internazionali dell’Università degli studi di Palermo, il quale ha parlato dell’aspetto sociale della bellezza, riconoscendo l’importanza del ruolo della comunità in una prospettiva pubblica, evocando il valore della legalità quale approccio alla bellezza.

Le conclusioni del convegno sono state chiaramente affidate al Cardinale Angelo Bagnasco, il quale ha presentato il suo libro partendo dal concetto di come l’uomo “abbia bisogno di conoscere la verità. Ai suoi interrogativi esistenziali bisogna dare delle risposte”. Lo stesso ha evidenziato come la ricerca della verità debba essere accolta con intelligenza e coraggio, “anche se fa male, la verità ci giudica e ci salva”. In questa ottica, il Cardinale ritiene che il giudizio della verità sia comunque liberatorio e che la ragione debba essere impiegata dall’uomo come strumento di conoscenza per i valori più puri ed importanti. Il Cardinale ha poi concluso evidenziando come “la bellezza salverà il mondo, dinanzi al male che è comunque reale, ma non vero. Perché la verità corrisponde all’amore. Bisogna volgersi ai giovani, difendere la coscienza dei propri ragazzi è importante. Ecco che entra in gioco la liturgia, un livello di bellezza supremo perché ci avvicina a Dio. La verità di Dio, il suo essere amore e il suo agire con amore, ci fa risplendere e quindi  ci salva”.

 

Il volume presentato ieri prende in esame, partendo dalla bellezza estetica, la bellezza liturgica attraverso un esame dei colori, dei paramenti religiosi, della musica ma anche, sostiene l’autore, del sacro silenzio, il tutto rivolto alla ricerca dell’amore attraverso la Chiesa e la verità.

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