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Almaviva: il governo della regione siciliana snobba i lavoratori della commessa Trenitalia

Si è tenuto nella giornata di giovedì 22 giugno 2023 in piazza Indipendenza, a Palermo, davanti alla sede della Presidenza della Regione siciliana, un sit-in di tutti i lavoratori Almaviva in occasione dello sciopero nazionale della commessa Trenitalia dell’intero turno di lavoro. Una protesta che si aggiunge alle rivendicazioni che riguardano l’intera vertenza Almaviva in atto, per il Servizio 1500 e per gli esuberi dichiarati dall’azienda.
“Chiediamo un intervento tempestivo e risolutivo al governo – dichiarano le segreterie territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Tlc – Lo sciopero è indetto contro la proposta irricevibile di Comdata che dichiara un fantasioso esubero del 35 per cento, scaricato interamente sulle spalle dei lavoratori”.
“E’ ora di dire basta a questo vergognoso scaricabarile -denunciano Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Tlc – Committenti che in ogni gara cercano il massimo ribasso e aziende che prima partecipano alle gare e poi lamentano condizioni capestro che le portano in perdita. I lavoratori sotto ricatto sono le uniche vittime sacrificali di questo sadico meccanismo. Le centinaia di lavoratrici e lavoratori rimasti in Almaviva, in ammortizzatore sociale al 100 per cento, attendono ancora un tavolo ministeriale arenatosi nel nulla, non possiamo consentire che le istituzioni abbandonino i lavoratori in questa maniera”.

I lavoratori e le OO.SS. Slc Cgil – Fistel Cisl – Uilcom Uil – Ugl Tlc si sono presentati questa mattina  in piazza indipendenza per incontrare il presidente Renato Schifani ma, anche se la richiesta d’incontro è stata inoltrata con largo anticipo (16/06/2023), non hanno trovato nessuno.  Nessun rappresentante istituzionale delegato o assessore ha ritenuto opportuno presentarsi all’incontro.  Dopo quattro ore di attesa per essere ricevuti dalle istituzioni, ancora una volta, indifferenti ad azioni speculative che portano via dalla Sicilia quote di lavoro, i lavoratori e le OO.SS. hanno ritenuto di non dover subire la mortificazione di essere lasciati dietro la porta.Oggi, è stata scritta una brutta pagina per questi siciliani abbandonati anche dalle loro istituzioni nel momento del bisogno. Lo sciopero ad oltranza e tutte le azioni di lotta continueranno fino a quando Trenitalia e Comdata insisteranno con questa scelta scellerata di macelleria sociale contro tutti i siciliani.

Filippo Virzì

Giornalista radio/televisivo freelance, esperto in comunicazione integrata multimediale.

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