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Bielorussia: esplosione all’aeroporto “Machulyshchi”: gravemente danneggiato un A-50 russo

Un Beriev A-50U (codice NATO “Mainstay”), matricola militare RF-50608 43 R, adibito per la sorveglianza aerea e di comando e controllo dell’aviazione militare della Bielorussia, è stato danneggiato a seguito dell’esplosione avvenuta ieri all’aeroporto di Machulishchy vicino a Minsk, ha riferito il media dell’opposizione bielorussa Nasha Niva citando Aliaksandr Azarov, leader dell’organizzazione antigovernativa bielorussa BYPOL. Secondo Azarov, l’attacco è stato effettuato da partigiani bielorussi nella zona utilizzando due droni come parte del cosiddetto “Piano di vittoria” di BYPOL. Il gruppo bielorusso Hajun, che monitora il movimento delle armi russe, ha riferito che i residenti locali avevano sentito diverse esplosioni nella zona intorno alle 8:30-9 del mattino del 26 febbraio.

 

Il sistema radar dell’A-50 di costruzione sovietica può tracciare contemporaneamente fino a 150 bersagli a una distanza massima di 230 chilometri o bersagli di grandi dimensioni come navi a una distanza massima di 400 chilometri. Secondo quanto riferito, la Russia gestisce nove degli aerei, che, secondo Nasha Niva, sono utilizzati per guidare i missili russi su obiettivi in Ucraina. Dal lancio dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia, i partigiani sono stati attivi nel vicino settentrionale dell’Ucraina, sabotando le infrastrutture militari, di trasporto e informatiche. Sebbene la Bielorussia non abbia ufficialmente dichiarato guerra all’Ucraina, le forze russe hanno avuto accesso al territorio bielorusso per lanciare attacchi contro l’Ucraina, incluso il fallito assalto a Kiev nel febbraio 2022.

Fabio Gigante

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