Riequilibriamo: innovazione nel welfare aziendale per migliorare la qualità della vita dei dipendenti

Un caso di successo nel Terzo Settore

Incentivare la qualità della vita sul lavoro: il caso del progetto “Riequilibriamo”

Negli ultimi anni, il dibattito sulla conciliazione tra lavoro e vita privata ha assunto sempre maggiore rilevanza, spingendo molte aziende a rivalutare le politiche di welfare aziendale. In questo contesto, il progetto “Riequilibriamo” si distingue per l’approccio innovativo e l’attenzione al benessere dei dipendenti, offrendo un incentivo economico una-tantum di 500 euro e un contributo mensile di 60 euro per 36 mesi per ciascun figlio minorenne dei dipendenti.

Finanziato dal Dipartimento per le politiche per la famiglia della Presidenza del Consiglio con un milione e centomila euro nel 2022, il progetto coinvolge quattro enti del Terzo Settore, coordinati dall’Istituto Don Calabria di Verona, e conta su una partecipazione complessiva di poco più di tremila lavoratori.

Ciò che rende particolare questo progetto è il cambio di paradigma nell’erogazione del bonus economico. Contrariamente alla prassi comune, dove i bonus sono legati alla produttività e forniti “ex post”, nel caso di “Riequilibriamo” il contributo è erogato “ex ante”, come incentivo per migliorare la qualità della vita dei dipendenti. Questa scelta riflette la consapevolezza che un equilibrio tra lavoro e vita personale è fondamentale per la produttività e l’efficienza complessiva dell’organizzazione.

Oltre al supporto finanziario, il progetto offre una serie di servizi e benefici per i dipendenti e le loro famiglie. Tra questi, vi sono consulenze psicologiche gratuite, contributi per la baby-sitter e sostegno per attività ludico-sportive destinate ai minori. Tuttavia, l’innovazione più significativa riguarda l’organizzazione del lavoro, con l’adozione dello smart-working e altre forme di flessibilità lavorativa che tengono conto delle esigenze familiari.

Il progetto prevede anche misure specifiche per la tutela delle lavoratrici in allattamento, ferie combinate per coppie che lavorano nella stessa struttura e aspettative estese per i genitori con figli piccoli o persone con disabilità a carico.

I risultati finora ottenuti dimostrano che investire nel benessere dei dipendenti ha un impatto positivo sull’organizzazione nel suo complesso. Roberto Mattina, di Opera Do Calabria, sottolinea come il miglioramento delle politiche di conciliazione abbia contribuito a un aumento della produttività e alla razionalizzazione delle risorse, confermando che un clima lavorativo sereno si traduce in una maggiore efficienza.

Il progetto “Riequilibriamo” testimonia un esempio concreto di come il welfare aziendale possa promuovere la qualità della vita dei dipendenti e, al contempo, migliorare le prestazioni complessive dell’organizzazione. Questa esperienza dimostra che investire nell’equilibrio tra lavoro e vita privata non solo beneficia i lavoratori, ma porta vantaggi tangibili anche alle aziende e alla società nel suo insieme.

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