Museo del Mare di Pantelleria Sebastiano Tusa

Si è svolta la cerimonia di intitolazione del nuovo Museo del Mare di Pantelleria che da oggi porterà il nome di Sebastiano Tusa, l’archeologo, assessore dei Beni Culturali della Sicilia prematuramente scomparso nel tragico incidente aereo della Ethiopian Airlines. Una figura determinate per Pantelleria a cui ha destinato numerosi studi e campagne di ricerca, siglando anche progetti di rilevanza internazionale.

Alla cerimonia, tra gli altri, erano presenti: l’Assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà, la Soprintendente del Mare, Valeria Li Vigni vedova del Prof. Tusa, Vincenzo Campo, Sindaco del Comune di Pantelleria, cui il Museo appartiene ed il figlio Andrea Tusa.

“L’intitolazione del Museo del mare a Sebastiano Tusa-dichiara Valeria Li Vigni, soprintendente del mare e moglie- rappresenta il raggiungimento di un obiettivo molto caro a Sebastiano che in quest’isola aveva investito tante energie che vedono la luce per la sua tenacia e per il lavoro costante delle istituzioni regionali e della Soprintendenza del mare che con i suoi tecnici ha creato a Pantelleria 7 itinerari sommersi, un vero parco archeologico sommerso che tutto il mondo osserva con grande attenzione e spirito di emulazione. Il percorso museologico in questi spazi espositivi, sarà realizzato con il supporto multimediale che accompagnerà il visitatore con la voce guida di Sebastiano. Un modo altro per scoprire le ricchezze dell’isola e raccontandole al visitatore con lo stesso entusiasmo e la passione che lo hanno guidato nella sua vita. Una narrazione che va dai siti di Mursia, i Sesi, il villaggio preistorico di Mursia, l’Acropoli di San Marco, il lago di Venere, il sito di Scauri che porta agli itinerari sommersi dove il visitatore, guidati da Sebastiano viaggeranno alla scoperta di un tesoro al centro del Mediterraneo”

“Questa intitolazione del Museo del Mare al prof. Sebastiano Tusa-dichiara Alberto Samonà, assessore regionale ai Beni Culturali e della Identità siciliana- è un momento importate, doveroso di riconoscimento ad un grande personaggio del nostro tempo a cui si devono i più importanti scavi archeologici dell’isola di Pantelleria, grazie al suo impulso e alla sua azione. Essere qui oggi al centro del Mediterraneo, ha un valore doppio perché vuol dire ricordare Sebastiano, il suo lavoro, la sua memoria, e dare nuovo impulso alle collaborazioni nazionali e internazionali per le campagne di scavi sull’isola per la scoperta della storia di Pantelleria”

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