Confimprese Sicilia- Avvio Saldi: un errore avvio il 6 luglio

Confimprese Sicilia- Avvio Saldi: un errore avvio il 6 luglio.
Felice: semplificare le regole delle vendite promozionali.

Con una lettera inviata all’Assessorato Regionale il 7 Giugno, prima della pubblicazione del Decreto Assessorato che disciplina l’avvio dei Saldo il D.A. 950/1 del 13 giugno, Confimprese aveva spiegato le ragioni della propria contrarietà all’avvio dei Saldi e ribadito la necessità di semplificare le regole delle vendite promozionali.

“i Saldi estivi in Sicilia, nel tempo, – ha dichiarato il Coordinatore Reginale di ConfimpreseItalia Sicilia Giovanni Felice – hanno sempre avuto inizio il primo sabato di Luglio e negli ultimi anni l’1 luglio, quest’anno che le date coincidevano si è deciso di spostarli il 6 luglio.

A fronte delle associazioni di Categoria che rivendicano di spostare la data dei saldi in avanti – continua Giovanni Felice – la realtà, e le aziende che ritengono di rappresentare, dimostrano il contrario: pre saldi, vendite private, sconti alla cassa, messaggini, mail, whattsapp, promozioni di ogni genere in violazione delle regole (presunte) che disciplinano la norma in Sicilia. Il risultato è che gli sconti sono già partiti ma se ne avvantaggeranno solo le imprese più strutturate. Per non parlare dell’ecommerce, delle dirette sui social.

Invece di semplificare e dare pari opportunità a tutti – insiste il coordinatore regionale di Confimprese-si mettono ulteriori lacci e lacciuoli agli operatori del Commercio. Oramai tutto l’anno ci sono vendite promozionali in corso, le catene dei marchi in Franchising periodicamente lanciano proposte. L’unico vantaggio di fissare la date dei Saldi è quello di dare pari opportunità a tutti. I consumatori sanno che è il periodo dei saldi e non sono condizionati dalle pubblicità di questo o quel marchio.

C’è la necessità di regolare le modalità di svolgimento delle vendite promozionali. Nel resto d’Italia – conclude il Vice Presidente Vicario Nazionale di Confimprese- di fatto sono liberalizzate, non occorre alcun adempimento si dal 2006, in Sicilia siamo ancora alla raccomandata preventiva, ed alle limitazioni dei periodo consentiti e dei prodotti da porre in vendita con una evidente penalizzazione per le imprese Siciliane. Auspico che l’Assessore Tamajo sempre attento alla semplificazione Amministrativa metta fine a queste regole assurde e che tra parentesi, valgono pure in Sicilia ma sono inapplicate.

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