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UniCredit: Fabi, accordo su 328 esuberi e 220 assunzioni

È stato firmato nella notte dalla Fabi e dalle altre organizzazioni sindacali in Unicredit l’accordo relativo alle uscite dei 328 lavoratori di rete sospesi, quelli con finestra pensionistica al 1° gennaio 2029 e l’ingresso di 220 nuove assunzioni da destinare alla rete stessa.  Con l’accordo siglato oggi, dopo una complessa trattativa e grazie al lavoro unitario delle parti, è stata dunque accolta la domanda dei 328 pensionamenti di vecchiaia anticipata INPS, con l’impegno a trattare ulteriori 610 uscite fino al 31 dicembre 2029. Allo stesso tempo, le organizzazioni sindacali hanno ottenuto la garanzia di un massimo di 164 nuove assunzioni, a fronte delle adesioni al piano esodi incentivati, da effettuarsi nel biennio 2023/2024 in relazione alle necessità operative e per il rafforzamento della rete commerciale.

A queste, si aggiungono ulteriori 56 assunzioni a copertura delle cessazioni per dimissioni volontarie del personale con contratto di apprendistato, cosiddetto turn-over. Qualora il numero dovesse essere superiore, i sindacati hanno ottenuto ulteriori assunzioni per un numero massimo di 108 risorse.

«L’impegno, la professionalità, la serietà e lo spirito unitario messo in campo in una trattativa che doveva apparentemente essere semplice ma che si è invece rivelata difficile e molto complessa, è la dimostrazione che il sindacato, quando è unito, compatto e soprattutto lontano da preconcetti ideologici, riesce ad arrivare a risultati che ci riempiono di orgoglio e di soddisfazione. Quello del turn over è uno strumento che speriamo possa essere utilizzato per fronteggiare i nuovi modelli organizzativi dei piani industriali» commenta il Segretario Nazionale Fabi, Mauro Morelli.

Stefano Cefaloni FABI

«Grande soddisfazione, in quanto l’accordo consente con uno strumento innovativo per il settore, quello del turn over, di compensare le dimissioni volontarie dei giovani con apprendistato e di gestire le 328 uscite del piano 1° dicembre 2022 con il rapporto 1:1. Ovvero, una uscita una assunzione. Gli effetti di questo accordo consentono dunque di mantenere integro l’assetto occupazionale e, allo stesso tempo, di avere un efficace bilanciamento dell’occupazione stessa tra uffici di direzione generale e filiali» commenta il coordinatore Fabi del gruppo Unicredit, Stefano Cefaloni.

Filippo Virzì

Giornalista radio/televisivo freelance, esperto in comunicazione integrata multimediale.

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