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Violenza di genere e giovanile, la presidente del Mig audita in Parlamento

Presentato un ddl sulla gentilezza e lanciata la figura dell'educatore di strada

Un disegno di legge sulla gentilezza come strumento sociale e antidoto alla violenza e l’istituzione del Servizio Nazionale degli Educatori di Strada, figure professionali dedicate alla prevenzione delle condotte violente e alla ricostruzione del tessuto sociale nei contesti più fragili. E quanto ha presentato oggi la presidente

il Movimento Italiano per la Gentilezza (MIG), Natalia Re, che oggi è stata audita in Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio e sulla violenza di genere, nell’ambito del filone dedicato alla violenza di genere online.
“Un riconoscimento istituzionale – spiega Re- che testimonia la crescente attenzione del Parlamento verso un nuovo modo di intendere la gentilezza, ovvero non come un gesto effimero, ma come forza civica, principio educativo e fondamento di sostenibilità sociale e relazionale”.
Durante l’audizione, la Presidente del MIG Natalia Re ha consegnato alla Presidente della Commissione la parlamentare Martina Semenzato il testo del Kindness Act, proposta di legge che mira a introdurre la gentilezza come 13° indicatore BES (Benessere Equo e Sostenibile), al pari degli altri parametri che definiscono la qualità della vita dei cittadini. Presente anche l’onorevole Elisabetta Lancellotta, la senatrice Valeria Valente e numerosi altri membri.
Il Kindness Act si articola in tre direttrici principali:
Il collegato “Scuola”, volto a introdurre percorsi strutturali di alfabetizzazione emotiva e gentilezza relazionale all’interno dei programmi scolastici, con la creazione di spazi di ascolto e laboratori di convivenza.
Il collegato “Lavoro”, che promuove la cultura della gentilezza nei luoghi di impiego come strumento di prevenzione dei conflitti, contrasto al mobbing e valorizzazione del capitale umano.
“Siamo felici e soddisfatti di aver potuto introdurre nel dibattito politico la figura dell’Eucatore di Strada che rappresenta un presidio umano prima ancora che professionale — continua la Re — una figura di prossimità che intercetta il disagio prima che degeneri in violenza. Crediamo nella prevenzione come forma alta di sicurezza sociale.
“La gentilezza è il contrario della sopraffazione. È la prima risposta alla deriva dell’odio e alla spettacolarizzazione della violenza — conclude la Re —. Portarla al centro delle politiche pubbliche significa costruire un Paese più sicuro, più equo, più umano. Con questa audizione, il MIG compie un passo decisivo verso il riconoscimento della gentilezza come infrastruttura civile, fondamento di una nuova cittadinanza emotiva e sociale capace di restituire fiducia, rispetto e cura alla convivenza umana. E’ necessario un impegno condiviso tra istituzioni, scuola, famiglie e società civile per affrontare la radice culturale della violenza, anche alla luce dei recenti e tragici fatti di cronaca, come l’omicidio del giovane Paolo Taormina a Palermo, e l’ennesimo Femminicidio compiuto a Milano ai danni della povera Pamela Giannini” che hanno scosso le coscienze di tutto il Paese”.

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