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Il vino tra salute, cultura e territorio: Agrigento ospita il dibattito europeo

Bruno Vespa intervista il prof. Giacomo Dugo: 'Serve una diplomazia agroalimentare fondata su scienza e tradizione'

Il vino come simbolo di identità mediterranea, salute e cultura: è questo il messaggio lanciato durante uno degli eventi clou del festival “Vino, il mare della vita”, in corso ad Agrigento fino al 29 giugno. Al centro della scena, la tavola rotonda “Vino e stili di vita, tra piacere, salute e sostenibilità”, che ha visto protagonista il noto giornalista Bruno Vespa in dialogo con il professor Giacomo Dugo, esperto di Chimica degli Alimenti e voce autorevole nel panorama scientifico nazionale.

Durante l’intervista, Dugo ha rilanciato i temi chiave del “Paniere dei Prodotti Salutistici Siciliani”, un progetto che punta a valorizzare i prodotti agroalimentari dell’isola con comprovati benefici per la salute. Tra questi, il vino – quando consumato con moderazione – rappresenta un alimento prezioso grazie alla presenza di polifenoli e antiossidanti naturali.

“Il vino, se inserito nella dieta mediterranea e consumato con equilibrio, non è un pericolo da demonizzare, ma un patrimonio culturale e salutistico da difendere”, ha affermato il professore.

Un appello forte, quello di Dugo, contro le recenti proposte normative europee che mirano a introdurre etichette sanitarie simili a quelle del tabacco anche per il vino. Un approccio definito “sbagliato e disinformante”, perché non distingue tra consumo moderato e abuso, né tra vino artigianale e alcolici industriali.

Bruno Vespa, da anni impegnato nella divulgazione sul vino italiano,ha guidato un confronto vivace e appassionato, che ha messo in luce il ruolo strategico del vino non solo come prodotto economico, ma come ambasciatore della Sicilia nel mondo, tra innovazione, sostenibilità e radici profonde.

Il convegno ha riunito figure di spicco del settore, tra cui Sandro Sartor (Wine in Moderation), Rosario Di Lorenzo (Accademia della Vite e del Vino), chef, giornalisti e imprenditori. Tutti concordi: occorre promuovere una diplomazia agroalimentare basata su dati scientifici, educazione al gusto e rispetto delle tradizioni.

“Il vino è cultura, è territorio, è salute. Non possiamo permettere che venga trattato come una semplice bevanda alcolica. È il tempo di raccontarlo e proteggerlo con una voce unita”, ha concluso Dugo.

L’evento proseguirà nei prossimi giorni con degustazioni, incontri e laboratori

Il messaggio lanciato da Agrigento è chiaro: valorizzare il vino significa tutelare un’eredità millenaria che unisce salute, cultura e territorio. E il “Paniere dei Prodotti Salutistici Siciliani” potrebbe rappresentare il primo passo concreto verso un nuovo modello di promozione alimentare, fondato sulla scienza e sull’identità mediterranea.

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