Valledolmo: commemorazione del Carabiniere Daniele Satariano, Medaglia di Bronzo al Valor Civile.

Nei giorni scorsi ha avuto luogo a Valledolmo, la prima commemorazione del Carabiniere Daniele SATARIANO “Medaglia di Bronzo al Valor Civile”, ucciso l’11 giugno 1945 nel piccolo centro madonita, durante un’operazione di polizia. Alla cerimonia hanno partecipato il Comandante della Compagnia di Lercara Friddi, Capitano Carlo COLICCHIO, il Sindaco di Valledolmo, dott. Angelo CONTI e l’ispettore Regionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri, dott. Ignazio BUZZI con una delegazione di sezione.

All’interno dell’aula consiliare del Municipio di Valledolmo, i presenti dopo aver osservato un minuto di silenzio per i militari dell’Arma caduti nell’adempimento del dovere, con particolare riferimento al Brigadiere Capo Carlo LEGROTTAGLIE, hanno ricordato l’eccezionale coraggio e spirito di sacrificio del Carabiniere SATARIANO, il quale, appena ventunenne, giunse alla Stazione di Valledolmo poco prima di una rischiosa operazione di ricerca di alcuni banditi, capeggiati dal noto Pasquale IANNUZZO, rei di aver commesso gravissimi delitti ai danni della popolazione locale.
Il giovane eroe, nonostante provato da un lungo viaggio, chiese all’ora Comandate della Stazione, di unirsi nelle attività di ricerca che ebbero esito positivo con la cattura di molti malviventi tra cui il capo banda. Tutti i militari di rientro in caserma, caddero in un’imboscata ad opera di altro gruppo di banditi, accorsi in aiuto degli arrestati. E’ proprio in questo momento che il Carabiniere SATARIANO, fu raggiunto da una raffica di mitra che lo uccise. Dopo l’incontro nella sala consiliare, le Autorità intervenute, hanno deposto una corona d’alloro al monumento ai caduti di quel centro.
Nel 1946 gli fu poi concessa la medaglia di bronzo al valor militare. Con questa motivazione: “Nuovo giunto alla stazione (di Valledolmo) mentre stava per iniziarsi rischioso servizio per la cattura di pericolosa banda armata, chiedeva insistentemente di parteciparvi, concorrendo, quindi, validamente, in seguito a violento conflitto a fuoco, alla cattura del capo banda e di temuto affiliato. Successivamente, attaccato da altro gruppo di banditi, accorso in aiuto degli arrestati, dando ancora tangibile prova di coraggio e di sereno sprezzo del pericolo, reagiva con decisa azione di fuoco contro gli avversari, fino a quando, raggiunto da raffica di mitra, si abbatteva al suolo ferito a morte. Fulgido esempio di spiccate virtù militari e di completa dedizione al dovere”.
Nel maggio del 2015 l’amministrazione comunale di Termini Imerese gli ha dedicato una piazza lungo la via Guglielmo Marconi.
Fabio Gigante