Una vera e propria rivoluzione cambierà le modalità dei concorsi nel pubblico impiego

(di Caterina Guercio)

Una vera e propria rivoluzione cambierà le modalità dei concorsi nel pubblico impiego. Entrata in vigore la riforma dei concorsi della Pubblica amministrazione.

 

La  Pubblica amministrazione si prepara ad accogliere 12 mila nuovi assunti, tra funzionari, tecnici, impiegati e dirigenti. La tecnologia avrà un ruolo fondamentale nelle prove che i candidati dovranno sostenere.

Per il reclutamento di personale non dirigenziale, prevista l’espletamento di una sola prova scritta e di una prova orale; l’utilizzo di strumenti informatici  e digitali e, facoltativamente, lo svolgimento in videoconferenza della prova orale, garantendo comunque l’adozione di soluzioni tecniche  che  ne assicurino la pubblicità, l’identificazione dei  partecipanti, la sicurezza delle comunicazioni e la loro tracciabilità, nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati  personali e nel limite delle pertinenti risorse disponibili a legislazione vigente.

L’obiettivo è quello di semplificare e digitalizzare lo svolgimento dei concorsi pubblici, al fine di permettere assunzioni e reclutamenti più rapidi negli enti e nella Pubblica Amministrazione.

La riforma dei concorsi pubblici è entrata in vigore 1 giugno con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 128 del 31 maggio della legge di conversione (n.76/2021) del decreto legge Covid (dl 44) che all’art.10 riscrive le regole del reclutamento degli statali; solo per i profili ad alta specializzazione tecnica sarà obbligatorio valutare, ai fini dell’ammissione alle fasi successive, i titoli strettamente correlati alla natura ed alle caratteristiche dei posti messi a bando; qualifiche ed esperienza professionale pregressa incideranno al massimo fino ad un terzo sul punteggio finale.

 

La rivoluzione nel mondo dei concorsi della Pubblica amministrazione coincide con la ripartenza dopo il periodo difficile del Covid nel quale molte attività si sono dovute fermare. Le nuove norme sulle selezioni e il nuovo protocollo validato dal  Comitato tecnico scientifico, hanno permesso la ripresa delle prove già a partire dal 3 maggio consentendo di ripartire con i concorsi o l’avvio delle nuove procedure per un totale di circa 12mila posti messi a bando.

L’obiettivo del Governo  è quello di garantire selezioni rapide e trasparenti puntando sul capitale umano pubblico quale motore della ripresa.

Il Dipartimento della Funzione pubblica ha programmato concorsi con modalità semplificate per assumere 6.303 unità, tra cui 1.514 per funzionari e ispettori del ministero del Lavoro e 2.133 per funzionari amministrativi del ministero della Giustizia. Ma queste non sono le uniche selezioni in programma. A breve ci saranno prove per altri 1.284 posti, tra i quali 550 funzionari e impiegati del ministero dell’economia e 250 funzionari del ministero della cultura. Altri 2.800 i posti per assunzioni a tempo determinato di tecnici qualificati destinati agli enti del Sud. Dal 9 all’11 giugno si svolgerà in sei sedi decentrate l’unica prova scritta digitale per i candidati ammessi al “Concorso Sud” dell’Agenzia per la Coesione territoriale. Infine previsti altri 1.512 i posti per funzionari e dirigenti del comune di Roma: in questo caso l’appuntamento è fissato per il prossimo 16 giungo quando si terrà una unica prova scritta digitale.

Il tutto avverrà nel rispetto delle regole imposte dalla pandemia ancora purtroppo in corso. Il nuovo protocollo per la sicurezza nei concorsi pubblici prevede l’obbligo per i partecipanti di effettuare un tampone nelle 48 ore antecedenti al concorso anche se già vaccinati e l’obbligo di indossare la mascherina FFP2 fornita dall’organizzazione. Previsto anche il distanziamento tra i candidati così come un adeguato ricambio d’aria nelle sedi dove si svolgeranno le prove della  durata massima di un’ora.

Queste nuove modalità di espletamento dei concorsi  hanno la finalità di premiare il “merito” dei candidati ma solo nel  prossimo futuro si vedranno quali sono stati i risultati di questo netto cambio di passo per i concorsi nella Pubblica amministrazione.

 

Caterina Guercio

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