Lo scaffaletto di GippettoPrimo Piano

Roberto CONFORTI – Il Generale della Cultura

Diretta Web con Vittorio Sgarbi

Generale Roberto ConfortiIl 26 luglio 2017, l’Italia ed il mondo della cultura, perdeva un comandante che ha dedicato la vita allo Stato ed a proteggere l’arte e il patrimonio culturale del nostro territorio. Una missione condotta principalmente con l’anima e il cuore, iniziata nel 1961 arruolandosi nell’Arma dei Carabinieri, combattendo fin da subito la criminalità organizzata. Da sotto Tenente ha scalato tutta la gerarchia fino ad arrivare al grado di Generale: Roberto Conforti, in questi 42 anni di servizio, ha arrestato Raffaele Cutolo, guidato il Nucleo Operativo (allora si chiamava così) negli anni delle Brigate Rosse, di Prima Linea e dei Nar. Un personaggio unico nel suo genere che non perse il suo aplomb, nemmeno quando un magistrato lo accusò di falso e lo sbattè in carcere per una settimana, facendogli collezionare il record di 12.750 telegrammi di solidarietà da tutta Italia. «Una vacanza» ci scherza su, con quella impercettibile sfumatura d’ ironia che non lo abbandonava mai.

Statua della Dea di Morgantina, restituita dal J. Paul Getty Museum alla Sicilia, ed oggi esposta al Museo di Aidone (EN)

Nel 1991 prende il comando del nucleo Tutela Patrimonio Artistico poi modificato in Culturale. Sotto il suo comando (fino alla sua pensione nel 2002) da poche unità arriva ad avere più di trecento carabinieri assegnati, aprendo un nuovo Nucleo TPC nelle principali città d’Italia. Grazie al WEB sviluppa una “Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, come previsto dall’articolo 85 del Decreto Legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004 (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio). Un archivio OnLine contenente la descrizione di oltre 1.200.000 oggetti rubati e quasi 700.000 immagini (dato aggiornato al 7 novembre 2018), informazioni sui reperti da recuperare, di provenienza italiana o internazionale. Questa sofisticata piattaforma informatica viene impiegata a supporto delle indagini correlate a quegli eventi criminali a danno del patrimonio culturale. Questo sistema informatico del TPC, denominato Leonardo, è un punto di assoluto riferimento per l’Arma e per le altre Forze di Polizia italiane ed estere.

Il Generale Roberto Conforti, grazie al suo costante impegno, ha saputo essere un comandante illuminato e lungimirante capace di ottenere risultati di grande valenza nazionale ed oltre confine. Recuperando migliaia di opere d’arte rubati da collezioni private, gallerie e musei, e chiese, come anche artefatti trafugati da siti archeologici. La sua scomparsa, ha consegnato il suo nome alla storia del nostro Paese, come uno dei più importanti investigatori di crimini contro tutto il patrimonio culturale, del mondo.

Ludovico Gippetto con il Generale Roberto Conforti

Se ne parlerà in collegamento streaming con:

  • Alessandra CONFORTI (figlia)
  • Vittorio SGARBI (Storico e critico d’Arte)

  • Alberto SAMONA’ (Assessore regionale BBCC)

  • Valeria LI VIGNI TUSA (Regione Siciliana – Soprintendenza del Mare)

  • Lorenzo LAGRAVINESE (M.llo Carabinieri TPC ar.)

  • Fabrizio ROSSI (M.llo Carabinieri TPC ar.)

Modera: Ludovico GIPPETTO (Giornalista, pres. Extroart_Fondazione Wanted Palermo)

 

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Ludovico Gippetto

Presentazione di Teresa Di Fresco Se sia un poeta, non so e non posso affermarlo ma che sia un sognatore, sì. Lo dimostrano le imprese in cui, con spirito avventuroso, si tuffa incurante di qualsivoglia difficoltà e che, avendo dato tutto se stesso e coinvolgendo amici e conoscenti, riesce a portare a termine. E con successo. Ludovico Gippetto, insomma, a volte veste i panni di Don Chisciotte per affrontare ora fantomatici mulini a vento che assumono di volta in volta le sembianze di opere d'arte trafugate, ora della maieutica di platoniana memoria. Queste divagazioni aprono uno scenario su un personaggio, Ludovico Gippetto appunto che, nella città di Palermo, in molti conoscono e insieme a lui i suoi progetti, i suoi successi ma anche le sue aspettative. Raccontiamolo meglio: Studia Architettura, dopo avere conseguito l'abilitazione alla professione, preferisce dedicarsi alla creazione e realizzazione di eventi culturali. Non disdegna la ricerca, anzi la “caccia” - come lui preferisce definirla – di opere d'arte trafugate in Sicilia. Per questa attività lavora in collaborazione con il Comando dell’Arma dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma organizzando convegni internazionali su temi della sicurezza, trafugamenti di opere d’arte e loro illecita commercializzazione. A questo scopo fonda - e ne è presidente – il Centro Internazionale Multimediale d’Arte Contemporanea Extroart e la Fondazione Wanted Palermo. E' inoltre ideatore e responsabile del programma di tutela e prevenzione del patrimonio culturale denominato “WANTED …presi per il verso giusto”, finalizzato appunto al contrasto della commercializzazione illecita di opere d’arte ed è protagonista di importanti ritrovamenti e restituzioni di opere trafugate nel territorio nazionale. È anche giornalista pubblicista ed autore di numerose pubblicazioni e monografie d’arte. E' stato Assistente alla Cattedra di Storia e Tecnica dell’Editoria, presso l’Istituto Superiore di Giornalismo dell’Università di Palermo dal 1994 al 1997; Cerimoniere del Dipartimento cerimoniale del G.C.T.O. in occasione della Universiade Sicilia ‘97; Consulente del Sindaco di Corleone per la riqualificazione del patrimonio culturale, storico e artistico per il 2007 e il 2008; ha curato e prodotto, nel 1995, la monumentale opera scultorea in pietra arenaria siciliana, dell’artista Medhat Shafik dal titolo “Il Muro del Silenzio” ed “I percorsi dell’acqua”, in occasione della XLVI^ Biennale di Venezia – Padiglione Egitto premiato con il “Leone D’Oro”; Collaboratore parlamentare del presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, per le attività culturali dal 1998 al 2001. Da oltre tre lustri ha creato, insieme a Tommaso Romano, la “Rassegna Internazionale del Melologo ExtroVersi che quest'anno – con il tema “La parola che unisce” ha raggiunto il traguardo della quindicesima edizione. Ma un'ulteriore avventura lo attende: la manifestazione che nelle precedenti edizioni è stata ospitata in sedi prestigiose ed istituzionali, ottemperando alle disposizioni impartite dai decreti ministeriali e regionali, in merito alle misure di contenimento dell’emergenza per il COVID19, non uscirà da casa ma calcherà il palco virtuale della piattaforma Facebook. Tra poeti, musicisti e attori, professionisti e semplici “amici della porta accanto”, come Gippetto li chiama, saranno più di 100 i partecipanti che condivideranno con lui quest'altra, straordinaria avventura. Ma poiché il suo spirito filantropico non si esaurisce mai, ogni “puntata” di questa straordinaria e innovativa avventura, sarà dedicata a coloro che in questo brutto momento segnato dal Covid19, si stanno prodigando senza se e senza ma per aiutare tutti coloro che necessitano di assistenza, cure e ...di una parola che scalda il cuore. Insomma, se possiamo prendere a prestito “I have a dream” (Io ho un sogno), frase che il 28 agosto 1963, davanti al Lincoln Memorial di Washington, al termine di una marcia di protesta per i diritti civili, Martin Luther King pronunciava, con altri intenti e aspirazioni di altra natura, possiamo affermare che non ci stupiamo se Ludovico Gippetto ci riserverà altre sorprese perché, come ho già detto, lui è un sognatore.

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