Treni: al Nord alta velocità, al Sud alta lentezza

Attraverso un’osservazione delle tratte ferroviarie più comuni, abbiamo potuto constatare le indiscutibili differenze che ci sono tra i treni e le strade ferrate che le Ferrovie dello Stato italiane mettono a disposizione dei passeggeri del Nord Italia, del Centro e del Sud. Differenze notevoli, se confrontate con la rete ferroviaria di cui disponiamo in Sicilia.
Abbiamo preso a campione alcune tra le tratte più frequentate al Nord, al Centro e al Sud, confrontando la distanza chilometrica e il tempo di percorrenza e facendo riferimento al sito ufficiale di Trenitalia.
Ecco la situazione al Nord:
Milano Centrale – Genova Acqua Santa: distanza di 147 km, durata di percorrenza con Intercity 1 ora e 37 minuti, con Regionale Veloce tra 1,50 e 1,55.
Milano Centrale – Torino Porta Nuova: distanza di 150 km, durata di percorrenza con Regionale e Intercity 1 ora e 55 minuti, mentre con Eurostar appena 1,10.
Questa la situazione al Centro (nell’ordine Centro-Nord, Centro e Centro-Sud):
Roma Termini – Piacenza (presa in considerazione per i calcoli e i paragoni che tra un po’ andremo a fare): distanza 518 km, durata di percorrenza con Regionale Veloce, Fiamma argento e Fiamma bianca, compresa tra 3 ore e 52 minuti e 4,15.
Roma Termini – Firenze Santa Maria Novella: distanza di 278 km, durata di percorrenza con Freccia rossa e Freccia argento compresa tra 1,23 e 1,31 ore. Solo con il Regionale si sfiorano le 3 ore, a causa delle numerose soste previste tra le due città.
Roma Termini – Napoli Centrale: distanza di 225 km, durata di percorrenza con Intercity tra 2,04 e 2,15 ore, con Regionale Veloce 2,25 ore, mentre con Freccia rossa appena 1,10 ore.
Questa la situazione nel Sud Italia:
Napoli Centrale – Cosenza: distanza di 315 km, durata di percorrenza con Regionale Veloce in base a determinate ore della giornata da 3 ore e 30 minuti, fino a 4 ore e 30 minuti.
Benevento – Foggia (utile per identificare orari e distanze anche in base a difficoltà geomorfologiche come quella causata dagli Appennini): distanza di 114 km, durata di percorrenza con Freccia argento 1 ora e 1 minuto, con Intercity 1,17 ore.
La situazione in Sicilia e confronti:
Palermo Centrale – Catania: distanza di 210 km, durata di percorrenza con Regionale Veloce (ferma solo ad Enna e Caltanissetta ma non è frequente durante la giornata) 2 ore e 46 minuti, con Regionale 4 ore e 28 minuti.
Palermo Centrale – Messina Centrale: distanza di 223 km, durata di percorrenza con Intercity e Regionale Veloce 2 ore e 55 minuti, con Regionale 3,37 ore.
Palermo Centrale – Trapani: distanza di 112 km, durata di percorrenza con Regionale oscilla tra le 2 ore e 50 minuti e le 4 ore, in base alle fermate effettuate.
Catania – Siracusa: distanza di 66 km, durata di percorrenza tra 1,15 e 1,28 ore.
Palermo Centrale – Siracusa: distanza di 265 km, raggiungibile solo da Messina o Catania. Durata di percorrenza con cambio a Messina 6 ore e 20 minuti, con cambio a Catania 8 ore il Regionale, oppure Regionale Veloce (Palermo-Catania 2,46 ore) tra le 4,30 e le 5 ore, in base alla coincidenza.
Ora, appare chiaro come le mancanze della rete ferroviaria siciliana influiscano in maniera decisiva sulle tratte e sulla frequenza delle stesse. Se si pensa che un passeggero, per percorrere in media 120 km, impiega circa 3 ore in Sicilia (Palermo-Trapani) e meno di 2 ore al Nord (Milano-Genova, ma sono 147 km), appare chiaro come la situazione dei treni siciliani debba essere migliorata: implementando le vie ferrate, acquistando treni veloci per tratte fondamentali. Non è infatti concepibile che il collegamento tra le due città più grandi della Sicilia, come Palermo e Catania, ceda circa 2 ore a collegamenti di pari distanza in Italia (Roma-Napoli ne è l’esempio). Tralasciando ulteriori collegamenti tra le città più piccole dell’isola, com’è possibile che la sola tratta Palermo-Messina si avvicini agli standard nazionali? Anche se, c’è da sottolinearlo, nello stesso tempo si possono percorrere circa il doppio dei km (Roma-Piacenza) nelle tratte della penisola.
Da segnalare la nascita il nuovo treno veloce, Italo, in grado di raggiungere velocità elevatissime (340 km/h) e di ridurre ulteriormente le distanze tra le città italiane. Distanze geografiche che si riducono (Italo coprirà da Torino a Salerno entro dicembre), di pari passo con le distanze culturali, ecco perché urge un nuovo piano ferroviario siciliano.
Ignazio Cusimano
@Maria
Pensa che c’è chi si sposta con mezzi pubblici in città a Palermo e ci mette più di 1 ora e mezza ogni giorno (parliamo di pochi km).
Da Saronno (italia del Nord) a Milano Greco Pirelli (Italia del Nord) tempo medio di percorrenza ore 1,30. Fatelo tutti i giorni, due volte al giorno, da studente o lavoratore!
E cosa non procede con lentezza in Sicilia? Lenti i treni, lenti i pensieri, le azioni…
Invece da Caltagirone Agrigento solamente 14 ore ci vogliono …