TRATTAMENTO DI IPOTERMIA TERAPEUTICA NEONATALE ALL’ OSPEDALE INGRASSIA

OSPEDALE INGRASSIA: PER LA PRIMA VOLTA EFFETTUATO NEL NOSOCOMIO IL TRATTAMENTO DI IPOTERMIA TERAPEUTICA NEONATALE IN DUE PICCOLI PAZIENTI

 

TRATTAMENTO DI IPOTERMIA TERAPEUTICA NEONATALE ALL’ OSPEDALE INGRASSIA

PALERMO 8 APRILE 2022 – L’Asp di Palermo ha, per la prima volta, attivato nella propria TIN (Terapia Intensiva Neonatale) dell’Ospedale Ingrassia di Palermo l’ipotermia terapeutica neonatale, trattamento neuroprotettivo di scelta nel neonato asfittico.

Due i piccoli pazienti accolti nel reparto, uno dei quali proveniente da un’altra provincia siciliana.
“Il trattamento, chiamato anche baby cooling – spiega Vincenzo Duca, Direttore della TIN dell’Ingrassia – è stato finora offerto da altre strutture cittadine, alle quali si è aggiunto adesso anche il nostro ospedale. L’ipotermia terapeutica neonatale è il trattamento nel neonato che, a causa di ipossia ischemica, può andare incontro a morte o sopravvivere con disabilità neurologiche. Il trattamento effettuato sui due piccoli pazienti ricoverati all’Ingrassia si è risolto con successo, grazie anche al contributo di diverse competenze professionali presenti all’Asp, ed in particolare della Radiodiagnostica, del servizio di Neuropsichiatria Infantile e di Neurofisiologia”.

I due neonati verranno inseriti adesso in un percorso di follow-up multidisciplinare per valutare lo sviluppo neuropsicomotorio nel corso dei primi anni di vita.
“L’Ospedale Ingrassia si conferma punto di riferimento per molteplici attività – ha sottolineato il Direttore generale dell’Azienda sanitaria del capoluogo, Daniela Faraoni – le alte professionalità presenti all’interno dell’organizzazione sono garanzia di efficienza e qualità delle prestazioni, confermate di recente anche dall’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, ndr) nel suo consueto report annuale. Agli operatori della Terapia Intensiva Neonatale ed a tutte le professionalità che sono intervenute, dimostrando tra l’altro grande spirito di integrazione, va il ringraziamento per l’eccellente lavoro offerto alla comunità”

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