“The Hobbit” nel mirino della Peta: animali morti sul set


È viva la battaglia dell’associazione animalista PETA, ovvero la “People for the Ethical Treatment of Animals”, che ha denunciato duramente la morte di un numero considerevole di animali durante le sceneggiature del film “The Hobbit“.
Le accuse riguardano il decesso di alcuni cavalli, due dei quali sono morti scivolando in un burrone, un terzo non ce l’ha fatta a causa di coliche e ad un quarto sono state legate le gambe poichè ritenuto “troppo attivo”. Non sono le uniche specie animali ad aver perso la vita durante le riprese del film di Peter Jackson, ma anche pecore, capre e polli hanno fatto la stessa fine.
L’associazione, capeggiata da Kathy Guillermo, ha già dichiarato di voler protestare nel periodo in cui verranno mandate in onda le prime scene del film.
Il regista però continua a difendersi dalle accuse, affermando di non aver causato direttamente la morte degli animali. Al contrario lo scorso anno, i produttori hanno speso centinaia di migliaia di dollari per la cura degli stessi.
“La Warner Bros. Pictures e la New Line Cinema si uniscono a Peter Jackson e ai produttori dello Hobbit nello smentire fermamente e condannare le accuse di abuso sugli animali durante la realizzazione dei film – si legge in un comunicato stampa della nota casa di produzione cinematografica – La produzione si è comportata responsabilmente nel dare una pronta risposta agli incidenti occorsi agli animali durante il lungo processo di riprese e, infatti, ha preso una serie di misure per proteggere tutti gli animali ospitati nelle fattorie, inclusi quelli non coinvolti con i film.”
Federica Raccuglia