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Tardino sblocca i porti: accordo ponte tra Portitalia e GNV, sicurezza e 230 posti salvati

Ripristinate le procedure di rizzaggio, stop alle forzature sui carichi: i sindacati ringraziano la Commissaria dell’AdSP

Porti di Palermo e Termini Imerese: accordo ponte, sicurezza ripristinata e 230 posti tutelati

Determinante la mediazione della Commissaria Annalisa Tardino: tornano regole certe su rizzaggio e impiego dei portuali

Palermo, 27 settembre 2025 — Intesa “ponte” tra Portitalia e Grandi Navi Veloci nei porti di Palermo e Termini Imerese. L’accordo ripristina le corrette procedure di rizzaggio, mette al centro la sicurezza a bordo e tutela l’occupazione di 230 lavoratori portuali. Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti esprimono soddisfazione e ringraziano la Commissaria dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale, Annalisa Tardino, per la mediazione decisiva.

La mediazione Tardino che ha riaperto il dialogo

La nuova Commissaria Annalisa Tardino ha riportato le parti al tavolo dopo mesi di contrapposizioni. La sua azione ha rimesso la sicurezza al centro del perimetro operativo e ha ricomposto gli interessi su un punto fermo: il rizzaggio non è un costo da comprimere, ma un presidio tecnico essenziale per persone, mezzi e merci.

Per i sindacati si tratta di un passaggio concreto che restituisce dignità alle competenze dei portuali e stabilità agli scali. Il percorso individuato consente di scongiurare l’interruzione dei servizi e di garantire una programmazione ordinata delle attività a bordo, in attesa del tavolo strutturale previsto nel 2026.

Rizzaggio, standard e carichi di lavoro: cosa non ha funzionato

Il contenzioso tra Portitalia e GNV era nato dalla gestione del rizzaggio dei trailer. L’introduzione di un accordo economico legato al numero di catene, in sostituzione del pagamento a trailer, ha incentivato una pratica riduttiva: l’applicazione di sole tre catene per mezzo, in violazione degli standard e delle buone prassi portuali.

Il risultato è stato un abbassamento delle condizioni di sicurezza, un incremento del carico operativo per i 150 dipendenti in organico a Portitalia e il mancato impiego degli 82 lavoratori CLP Sicilia Occidentale ex art. 17, con conseguente crescita dell’IMA – Indennità di Mancato Avviamento.

Alla luce di tali criticità, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti avevano attivato la procedura di raffreddamento, proclamato lo stato di agitazione e calendarizzato 72 ore di sciopero per i primi giorni di ottobre, per richiamare le aziende al rispetto delle regole e alla tutela effettiva del lavoro.

Cosa prevede l’accordo ponte e cosa succede adesso

L’intesa ripristina le corrette procedure di rizzaggio in linea con gli standard di sicurezza, valorizza le professionalità del lavoro portuale qualificato e protegge i 230 posti in gioco. Le parti hanno condiviso un assetto transitorio che assicura continuità operativa e un monitoraggio congiunto, in vista della ridefinizione strutturale nel 2026.

“Il rizzaggio non è attività accessoria ma funzione centrale per la sicurezza di navi e persone – sottolineano le sigle –. Ringraziamo la Commissaria Tardino per la sensibilità istituzionale e la determinazione con cui ha ricomposto il quadro, riportando equilibrio agli scali di Palermo e Termini Imerese”.

Le organizzazioni sindacali confermano la vigilanza sull’applicazione dell’intesa e ribadiscono l’obiettivo: porti che restino presidi di sicurezza e lavoro stabile, con regole chiare e rispettate lungo tutto il ciclo operativo.

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