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Palermo: per il sindaco che verrà non sarà cosi Franco. L’Auspicio è il GIGANTE!

(di Giulio Verro)

Palermo: per il sindaco che verrà non sarà cosi Franco. L’Auspicio è il GIGANTE!

Nei primissimi di quest’anno, sempre su questa testata, scrissi un articolo “La dea bendata per l’elezione a sindaco di Palermo del 06 gennaio 2022”. Feci talune considerazioni in vista, all’epoca, delle prossime elezioni del Presidente della Repubblica, che potevano in qualche modo condizionare sia l’elezione dello stesso Presidente sia, a cascata, le amministrative nelle nostre città e l’elezione del Presidente della regione Sicilia.

Purtroppo, dopo circa quattro mesi, ci troviamo nelle stessa situazione politica di allora e cioè, con l’incapacità di una classe dirigente, sia a sinistra che a destra, di trovare una sintesi su un uomo che possa rappresentali né tantomeno, di esprimere programmi, progetti, visioni e altro per la città; orami sembrano leggende del passato.

La politica più alta, quella romana, non è stata capace di trovare un valido personaggio politico che potesse fare da staffetta al nostro Presidente Mattarella (e a dire il vero a noi questo non è dispiaciuto)e la politica regionale e comunale di seguito, a tutt’oggi, si è mostra altrettanto incapace di esprimere un candidato unico di coalizione per la Presidenza della Regione Sicilia e per le due grandi città capoluogo Messina e Palermo; quest’ultima è la quinta città d’Italia.

A sinistra sembrerebbe, data l’incapacità di coalizzarsi su un personaggio politico, specie dopo la disfatta orlandiana, che con la scelta dell’architetto Franco Miceli, esponente della società civile (stimabile architetto e persona ma, poco conosciuta in città) di avere trovato una sorta di equilibrio, pur sempre rinnegando e in discontinuità con la vecchia Amministrazione Comunale; nonostante a sostenerlo ci siano gran parte di quei personaggi che hanno appoggiato la giunta di Orlando.

Comunque sia, almeno a sinistra, un candidato unico sembrerebbero averlo trovato.

Dall’altra parte, sia a Messina che a Palermo, il centro destra invece brancola nel buio più profondo. (solo questa mattina, finalmente, sembrerebbe che si sia trovato un possibile accordo sulle Amministrative di Messina con De Luca e probabilmente con Cascio a Palermo tra Forza Italia e Lega).

Di contro, sia per l’elezione del Presidente della Regione Siciliana che per il sindaco di Palermo, il centro destra è assolutamente diviso è incapace a trovare una sintesi.  Sembrerebbe, purtroppo, che la politica non comprenda che tattiche di potere e misurazioni di forza non hanno senso e non portano a nulla, rimanendo all’opposizione.

Infatti, a Palermo ci sono già 7 candidati a sindaco nel centrodestra: Cascio, Scoma, Lentini, Lagalla, Faraone, Varchi e perché no, sembrerebbe anche Romano e, nonostante il ritardo nelle candidature a sindaco, i candidati al consiglio comunale ed alle circoscrizioni hanno già iniziato la loro campagna elettorale; taluni senza sapere se saranno candidati nelle liste ufficiali e/o nelle liste civiche associate ai vari candidati a Sindaco.

È evidente, ma forse meno per la politica, che il voto di trascinamento del candidato Sindaco probabilmente verrà a mancare o forse sarà fortemente dimidiato.

In tutto questo marasma, l’unica figura che sembrerebbe raccogliere i maggiori consensi nel cdx è il “Gigante” che certamente potrebbe indirizzare il voto di opinione nella città. Gli altri candidati a sindaco invece raccoglieranno solamente quel che rimane del voto strutturato e clientelare delle segreterie politiche e qualcos’altro di piccola entità. (Oramai ben poco, i partiti non esistono più e sono sempre meno influenti e quantomeno incapaci, se non in coalizione e uniti, ad avere la forza di determinare alcunché).

Pertanto, stando così le cose, iI risultato vedrà certamente un secondo turno al ballottaggio, quasi probabilmente, tra esponenti di cdx. (e lì si giocherà la partita a sindaco e si scopriranno le carte).

Certo, tutti i candidati del cdx sperano di andare al ballottaggio con il candidato Miceli; ma alla luce dello sfacelo della città (per ultimo il palo dell’illuminazione caduto in via Paruta, frutto di abbandono e dell’assenza di controlli e manutenzione negli impianti, come del resto in quasi tutta la città) non è così scontato.

Infatti, la politica conosce bene gli umori della città, sa perfettamente che al secondo turno vien meno il voto di trascinamento dei candidati al consiglio comunale e sa anche, che qualsiasi candidato di cdx dovesse andare al ballottaggio con il candidato di csx, avrebbe, quasi certamente, la meglio e quindi di seguito potrebbe essere determinante per l’elezione del Presidente della Regione Sicilia. Insomma, sempre i soliti tatticismi politici….!

Ma .. è questa la tattica politica da auspicare ad una città come Palermo, con mille problemi e mille drammi di ogni tipo…?

.. Ed oggi … come quattro mesi fa … è il caso che la politica, incapace di decidere, si affidi alla “Dea bendata per l’elezione del Sindaco” …?

Forse non è meglio affidarsi, per come logica vorrebbe, all’uomo e candidato a Sindaco capace di raccogliere il maggiore consenso…?

Speriamo, almeno per una volta, che la politica dimostri di saper superare ogni diatriba e affidi la candidatura a sindaco di Palermo all’uomo che raccoglie i maggiori consensi, a un gigante della politica, altrimenti, non ci resterà che sperare esclusivamente nella saggezza dei palermitani.

Dott. Giulio Verro

 

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