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UniCredit record nel semestre, utile di 4,4 miliardi

UniCredit mette a segno un primo semestre record con un utile di 4,4 miliardi. Il risultato del secondo trimestre è di 2,3 miliardi sopra le stime. Gli analisti indicavano 1,87 miliardi di euro. I ricavi ammontano a 5,9 miliardi nel trimestre con un +24,4%.

L’incremento dell’utile nel semestre è del 91,5%. Al netto dei costi di integrazione registrati nel secondo trimestre, l’utile netto contabile è pari a 4,5 miliardi. I ricavi nel trimestre sono stati sostenuti da un margine d’interesse (‘NII’) di 3,5 miliardi, in rialzo del 41,3% anno su anno grazie al maggior livello dei tassi d’interesse e ad una buona gestione del ‘pass-through’ sui depositi, e commissioni resilienti per 1,9 miliardi, in rialzo del 2,4% anno su anno, escludendo l’impatto della riduzione delle commissioni su conti correnti in Italia. Le rettifiche su crediti sono diminuite del 77,5% trimestre su trimestre producendo un costo del rischio di importo trascurabile e strutturalmente basso di 2 punti base nel secondo trimestre di riflesso alla buona qualità dell’attivo del gruppo, ulteriormente rafforzata dalle proprie linee di difesa e dalla qualità del resiliente portafoglio crediti, nonché dagli overlay esistenti pari a circa 1,8 miliardi. I costi operativi sono stati pari a 2,3 miliardi, invariati trimestre su trimestre e in calo dell’1,2% anno su anno a conferma della capacità del Gruppo di ridurre strutturalmente i costi nonostante l’inflazione eccezionalmente elevata e senza penalizzare la crescita o gli investimenti in corso. In riferimento a questi ultimi, dal 2022 ad oggi, UniCredit ha assunto circa 2.000 persone, principalmente nella rete in Italia e Germania, e rinnovato circa 550 filiali in Italia. Il rapporto costi/ricavi è stato pari al 39,0% nel trimestre i costi di integrazione registrati per 0,2 miliardi nello stesso periodo permetteranno di realizzare ulteriori efficienze operative in futuro. Il gruppo continua a migliorare la propria posizione patrimoniale. Il Cet1 ratio è del 16,64%.

Sulla base del miglioramento del contesto dei tassi di interesse e delle relative ipotesi di pass-through sui depositi, di un basso costo del rischio, di un controllo strutturale dei costi e dei progressi riguardanti le ambizioni di efficienza del capitale, UniCredit ha aggiornato le proprie guidance finanziarie per il 2023, indicando un margine di interesse di almeno 13,2 miliardi, ricavi netti superiori a 21,5 miliardi e un utile netto rettificato pari o superiore a 7,25 miliardi, si legge nella nota sulla trimestrale. “Abbiamo incrementato l’intenzione di distribuzione agli azionisti per il 2023, fissandola a almeno 6,5 miliardi – aggiunge la banca -in virtù di una generazione di capitale estremamente robusta di 210 punti base nel primo semestre 2023. Per il 2024, ci aspettiamo che l’utile netto e la distribuzione agli azionisti saranno sostanzialmente in linea con il 2023”.

Continuando a sprigionare il grande potenziale insito nella nostra rete commerciale, abbiamo prodotto il migliore primo semestre di sempre”. Lo dice a commento dei risultati il ceo di UniCredit, Andrea Orcel. “La nostra performance – evidenzia il banchiere – è il risultato della crescita di elevata qualità delle commissioni nonostante il contesto macroeconomico incerto, dell’ulteriore riduzione dei costi malgrado l’inflazione elevata e della solidità del NII (margine di interesse). Tutto questo, associato al nostro costo del rischio strutturalmente basso, dimostra in che modo riusciamo ad alimentare una redditività sostenibile”.

 “Abbiamo già ottenuto molto, ma il nostro viaggio non è ancora terminato. Gli eccellenti risultati finanziari che abbiamo conseguito negli ultimi 10 trimestri – rileva ancora il ceo di UniCredit – ci stimolano a mettere in campo tutte le nostre forze per ottenere il meglio possibile per tutti i nostri stakeholder”. Orcel evidenzia poi che l’istituto continuerà “ad adempiere alle nostre responsabilità sociali verso tutti gli stakeholder nei Paesi in cui siamo presenti”. In tal senso il manager ricorda di “recente abbiamo lanciato una seconda tranche di UniCredit per l’Italia del valore potenziale di 10 miliardi di euro. Tale programma – spiega – è volto a sostenere il reddito disponibile di privati e famiglie e la liquidità delle imprese italiane”.

 

Filippo Virzì

Giornalista radio/televisivo freelance, esperto in comunicazione integrata multimediale.

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