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ECU presenta: “Mattanze Saga & Cialome” opera di Mario Modestini con la regia di Francesco Panasci

domenica 8 agosto  ore 21.00  - Atrio della Galleria regionale Palazzo Abatellis

Mattanze

Saga & Cialome

Oratorio in versione cameristica 

domenica 8 agosto  ore 21.00 

 Ingresso libero fino ad esaurimento posti 

Atrio della Galleria regionale Palazzo Abatellis

Palermo 

 

“Poiché nell’arte non abbiamo a che fare con un gioco meramente piacevole o umile, ma … con un dispiegarsi della verità” (Hegel, Estetica III).

 

La continua ricerca stilistica di Mario Modestini, compositore e polistrumentista siciliano di fama internazionale, che da oltre 60 anni continua, instancabilmente, ad arricchire un repertorio sconfinato di produzioni e collaborazioni, si arricchisce sul solco della rinnovata creatività che trova forma, anche, nella continua opera di riscrittura delle sue Mattanze – Saga & Cialome.

Francesco Panasci e Mario Modestini

Il concerto verrà presentato  domenica 8 agosto, alle ore 21.00, nell’atrio della Galleria regionale di Palazzo Abatellis (via Alloro, 4) – in attesa di raggiungere la Russia e la Cina, per due esibizioni dal respiro internazionale, pandemia permettendo – in uno spettacolo di voci e musiche, eseguito nella forma di Oratorio in versione cameristica, nel nuovo arrangiamento musicale che mette insieme, in un ensemble, gli artisti: Maurizio Maiorana (Canto, Recitante, flauto dolce e tubet), Alessandra Salerno (Canto, Recitante), Jerusa Barros (Canto, Recitante), Giorgia Panasci (arpa), Tobia Vaccaro (chitarra acustica), Marilena Sangiorgi (flauto), Dario Campagna (clarinetto), Giorgio Gasbarro (violoncello), Giulia Perriera (percussioni); regia di Francesco Panasci e con le Edizioni  della Panastudio.

«Nel mio lungo e travagliato navigare – dichiara Mario Modestininon ho mai sofferto il maremoto né l’impietosa furia dei venti, ma la perfidia, la viltà, l’ipocrisia, l’egolatria e le idiozie di aguglie, murene, pesci palla e pescecani che di continuo, voraci, mi hanno guizzato e sprizzato intorno. Le Mattanze sono per me, dunque, memoria della tradizione e metafora di vita, ieri come oggi».

Prima della serata del concerto, la mattina di sabato 7 agosto il compositore Mario Modestini riceverà, a Villa Niscemi, dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il riconoscimento della “Tessera Preziosa del mosaico Palermo” per la sua ultradecennale attività artistica che lo ha visto sempre in prima linea nella produzione e diffusione della più alta forma compositiva, riconosciuta anche a livello internazionale dalle più alte istituzioni musicali.

Di Mattanze – Saga & Cialome, composta in 16 Stanze, fanno parte cinque Canti (frammentati) della nostra tradizione marinara, attinti dal “Corpus di musiche popolari siciliane” trascritte da Alberto Favara.

Sono temi senza una connotazione storica ben precisa, con tonalità tanto prevedibili quanto opinabili, a tratti aleatori, privi di inciso e di supporto armonico; sequenze modali, cadenze di chiaro afflato mediterraneo.

Il linguaggio e il tono delle effusioni sono aderenti al gesto moderno, si potrebbe dire influenzato dalla poetica della psicoanalisi, dall’esistenzialismo (uomo-tonno) e dalla pulsione asimmetrica del nostro tempo.

Come nella “Parabola dell’Iceberg” dove ciò che appare reale è la cima di ghiaccio che sovrasta la superficie del mare, il marinaio con la sua esile barca vi si aggira attorno affascinato, senza voler capire che la realtà vera è celata nel suo fondo.

Da sempre il rituale della mattanza è stato al centro della vita dell’uomo in un eterno rimando tra amore e lotta, vita e morte, necessità di supremazia per la sopravvivenza, tanto presente nella quotidianità dell’esperienza da divenire – ancor prima di essere fermato in qualunque trascrizione scritta – atto creativo e poetico tramandato oralmente nei canti dei tonnaroti.

Nelle culture definite arcaiche avviene, però, anche un ribaltamento di supremazia: i racconti narrano della superiorità morale degli animali sugli uomini, dove i primi, esseri mistici, incarnazioni di antenati o di protettori, hanno un giudizio esatto delle cose e una grande felicità.

All’antico canto oggi si aggiunge, nel melos della sequenza narrativa allestita da Mario Modestini, un arresto compositivo che con dolore cerca di assolvere ataviche usanze di crudeltà per bisogni di necessità e sussistenza.

«Questa opera – dichiara Francesco Panascipensata, ripensata e integrata negli anni da Mario, ci ha permesso di “vivere” ancora di più la nostra amicizia contrastante per certi versi, ma sempre vera e fondata sulla stima reciproca. Le Mattanze, ovvero la camera della morte dei tonni, ha per noi un significato di continuità così come accade nella vita di ognuno di noi. La morte che apre alla vita nella più profonda spiritualità, è questo Mattanze, una rappresentazione del momento dei criticità che sta vivendo la nostra umanità. Questo il fino del nostro progetto: un’opera che è inno alla vita in un momento critico, a livello mondiale».

Mattanze – Saga & Cialome è realizzato con il sostegno dell’Assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, dell’ARS Assemblea Regionale Siciliana, Movimento Lavoratori Cristiani, ECU European Culture University e Gruppo Editoriale PanaStudio.

L’ingresso al concerto, libero fino ad esaurimento posti, verrà consentito in osservanza alle attuali normative nazionali per il contenimento del Covid-19, che prevedono l’utilizzo della mascherina e il distanziamento dei posti a sedere.

 

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