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Mar Mediterraneo: recuperato l’elicottero delle forze speciali USA precipitato a novembre

Una squadra di esperti di salvataggio nelle profondità oceaniche ha individuato e recuperato l’MH-60M Black Hawk, l’elicottero precipitato nel Mar Mediterraneo il 10 novembre scorso. L’elicottero stava effettuando un addestramento di routine quando ha riscontrato un’emergenza in volo che ha provocato l’incidente. E’ quanto ha detto il comando della Sesta Flotta della US Navy in un comunicato. Sotto la direzione del comandante della Task Force (CTF) 68, la Marina Militare americana ha imbarcato esperti del Supervisor of Salvage and Diving (SUPSALV), del Phoenix International, Explosive Ordnance Disposal Mobile Unit 8 (EODMU 8) e dell’US Army Special Operations Aviation Command (USASOAC) a bordo della nave polivalente NG Worker, e si è recata sul luogo dell’incidente l’8 dicembre scorso.

foto go160thsoar.com

Una volta raggiunta la posizione, operatori altamente qualificati hanno individuato e recuperato l’elicottero utilizzando attrezzature all’avanguardia, per l’indagine subacquea e il recupero, montate su un drone telecomandato Deep Drone Remote Operated Vehicle (ROV). Il Deep Drone da 4.100 libbre è progettato per soddisfare i requisiti di salvataggio della US Navy fino a una profondità massima di 8.000 piedi. “Il successo di questa missione può essere attribuito a marinai, soldati e civili altamente addestrati della squadra congiunta Esercito-Marina che si sono riuniti e hanno mostrato estrema abilità nel recuperare in sicurezza l’elicottero“, ha affermato John Kennedy, comandante dell’EODMU 8 e comandante del Task Group (CTG) 68.1. “Tutti a bordo sono stati onorati dall’opportunità di svolgere un piccolo ruolo nell’aiutare le famiglie in lutto”.

foto go160thsoar.com

Assegnato al comando aviazione delle operazioni speciali dell’esercito americano, US Army Special Operations Aviation Command (USASOAC), l’elicottero MH-60M Black Hawk trasportava cinque soldati del reggimento aviazione per operazioni speciali quando è precipitato. Purtroppo non ci sono stati superstiti. I resti di due componenti dell’equipaggio sono stati recuperati durante le prime operazioni di ricerca e recupero. Gli altri tre sono stati recuperati durante il recupero dell’elicottero. Ad oggi la causa dell’incidente è ancora sotto inchiesta.

foto go160thsoar.com

Questa particolare variante è il modello gestito dal famoso 160th SOAR – Special Operation Aviation Regiment, comunemente noto come “Night Stalkers“, il reggimento di aviazione per operazioni speciali dell’esercito americano che fornisce supporto aereo altamente specializzato ad ala rotante alle forze di terra d’élite degli Stati Uniti, quali i Seal della Marina piuttosto che la Delta Force, i Green Berets o i Ranger, inquadrati sotto il comando delle operazioni speciali. Il 160th SOAR, con sede a Fort Campbell in Kentucky, opera con una flotta di tre modelli di elicotteri diversi (MH-60M, AH/MH-6 Little Bird e MH-47G Chinook), principalmente di notte in missioni di attacco, infiltrazione ed esfiltrazione e tutte le tipologie di missioni legate al mondo delle operazioni speciali in aree e territori altamente contestati e dietro le linee nemiche. I “Night Stalkers” hanno partecipato a numerose campagne militari degli Stati Uniti e recentemente sono diventati famosi per il raid per catturare Osama bin Laden, Operazione Neptune’s Spear del 1 maggio 2011, oppure le operazioni in Somalia (Gothic Serpent) nel 1993 rese tristemente famose dalla Battaglia di Mogadiscio raccontata dal noto film “Blackhawk Down”.

Fabio Gigante

 

 

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