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Il ritorno del “Richiamo alla Preghiera”: un simbolo di fratellanza a Palermo

Un gesto storico di condivisione e armonia tra le comunità religiose nella città multiculturale

Il Richiamo della Preghiera torna a Palermo dopo 839 anni: Un simbolo di fratellanza e convivenza

Nel cuore della vibrante città di Palermo, il suono ancestrale del “richiamo alla preghiera” risuonerà nuovamente dopo 839 anni, segnando un momento storico di rinnovata armonia e comprensione tra le comunità religiose. Questo venerdì, alle ore 18:20, la Moschea di Piazza Gran Cancelliere vibrerà con il richiamo alla preghiera, noto come “Al Adhan”, mentre le campane delle chiese del centro storico si uniranno al coro spirituale. Questo gesto simbolico, promosso dall’Associazione Al Nur e accolto con entusiasmo dall’Amministrazione Lagalla, segna un’importante pietra miliare nella storia multiculturale di Palermo.

La coincidenza geografica della Cattedrale e della Moschea, adiacenti l’una all’altra nel cuore del Cassaro, non è solo un fatto casuale ma riflette un’antica connessione tra le comunità che risalgono ai primi insediamenti. Questa zona, ricca di storia arabo-normanna, è stata testimone della convivenza pacifica e della coesistenza delle diverse fedi. Ora, attraverso il suono del richiamo alla preghiera e delle campane, le spiritualità cristiana e musulmana si fondono in un’unica melodia di pace e fratellanza.

Il ruolo del muezzin, lo Sheicco Ali Al Buraq, e del prete nell’invitare i fedeli alla preghiera riflette l’essenza di questa unione spirituale, dove le differenze religiose sono superate dalla volontà comune di ricerca della trascendenza e della comunione con il divino.

L’Onorevole Sami Ben Abdelaali, Deputato del Parlamento Tunisino e Presidente dell’Associazione Al Nur, sottolinea l’importanza di questo momento di condivisione religiosa in un mondo segnato da conflitti e divisioni. Egli vede in questa iniziativa un vero “miracolo” di convivenza e integrazione, che esprime l’anima eccezionale di Palermo, una città che abbraccia le sue molteplici identità culturali e religiose come un prezioso patrimonio.

Le parole dell’Imam della Moschea, lo Sceicco Bedri El Meddeni, risuonano con profonda gratitudine per il ritorno del richiamo alla preghiera, un segno di rispetto per la storia e di impegno per il futuro di convivenza pacifica e dialogo interreligioso. Questo gesto, in linea con gli ideali di fratellanza umana promossi da Papa Francesco, rappresenta un’importante dichiarazione di solidarietà e accoglienza nei confronti delle comunità di fede musulmana.

La dichiarazione di Sami Ben Abdelaali

 

“In un mondo in cui si parla solo di guerre,  di miserie, di morti in mare, di respingimenti e di fughe per la povertà, il vero “miracolo” è la condivisione totale, anche religiosa.” Dichiara, l’On. Sami Ben Abbdelaali, Deputato del Parlamento Tunisino nonché il Presidente dell’Associazione Al Nur che insieme all’Amministrazione Lagalla hanno voluto arricchire il “Mosaico Palermo” con questa conquista che rappresenta, aggiunge Ben Abdelaali, la vera anima della nostra eccezionale Palermo,  – araba, latina, greco-bizantina, ebrea, africana – la città che  ha creato un raro clima umano realizzando quello straordinario unicum che costituisce il patrimonio monumentale palermitano e  quella multiculturalità che è naturalmente innata nei palermitani.”

“Ringraziamo il Sindaco Roberto Lagalla e tutta la Sua Amministrazione per la disponibilità dimostrata e per aver voluto mandare questo messaggio importantissimo di civile convivenza e di piena integrazione tra i suoi cittadini al di là del credo, della provenienza e della loro appartenenza, è il segno di un Amministrazione che crede nei valori universali, della libertà, diritti umani e della pace, e che lavora per la pace!” conclude l’On. Sami Ben Abdelaali.

 

“Innalzare l’appello alla preghiera in questa città e ascoltare l’appello: “Dio è grande, Dio è grande”, ha il simbolismo di evocare la storia e le sue glorie. Per  anni, i musulmani qui hanno avuto dozzine di moschee, nelle quali hanno sollevato l’appello alla preghiera.” Dichiara l’Imam della Moschea, lo Sceicco Bedri El Meddeni, e continua “Rilanciare l’appello alla preghiera dopo 839 anni nella città di Palermo ogni venerdì a mezzogiorno, giorno sacro per i musulmani, e per le  preghiere del Maghrib e dell’Isha durante il mese benedetto del Ramadan in  pieno rispetto delle norme legali è indice di quel sublime spirito umano che unisce tutte le religioni e le diverse forme di culto, in una   Palermo Benedetta da Dio, e in bella sintonia con gli orientamenti di Papa Francesco che invita alla fratellanza umana, alla pacifica convivenza e al dialogo costruttivo. Congratulazioni a tutte le Comunità di fede musulmana per la chiamata alla preghiera a Palermo, e tutta la nostra  gratitudine al popolo palermitano per lo spirito di fratellanza di cui gode”

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