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Creval diventa Credit Agricole Italia, FABI siglato anche l’accordo di incorporazione del personale

È stato firmato l’accordo sindacale per l’integrazione di Creval nel gruppo  Crédit Agricole Italia. L’intesa, siglata oggi dalla Fabi e dalle altre organizzazioni sindacali con  l’azienda, riguarda i 3.400 lavoratrici e lavoratori del Credito Valtellinese che da domani  confluiscono formalmente in Crédit Agricole Italia.

L’accordo riguarda anche l’armonizzazione dei  contratti integrativi e nel dettaglio stabilisce regole per previdenza complementare, condizioni  bancarie agevolate, assistenza sanitaria e polizza infortuni, part time, borse di studio, buoni pasto,  e mobilità del personale.

«Sul piano organizzativo abbiamo ottenuto, grazie alla costituzione di numerosi nuovi poli distribuiti
sul territorio e ad un opportuno utilizzo di distacchi funzionali, un fortissimo contenimento delle
situazioni di mobilità territoriale, che si attesta su numeri estremamente ridotti. Sul piano  contrattuale l’accordo garantisce il mantenimento, fino a tutto il 2023, del modello di assistenza sanitaria presente in Creval, favorendo altresì la transizione graduale degli ulteriori istituti  contrattuali di provenienza Creval verso gli assetti normativi vigenti in Crédit Agricole Italia.  Riteniamo che sia un buon accordo, che tutela ampiamente i colleghi e crea i presupposti necessari  per favorire la loro piena integrazione nell’ambito del gruppo Crédit Agricole Italia» dichiara il  coordinatore Fabi in Crédit Agricole Italia, Fabrizio Tanara.

«Alla vigilia del passaggio da Creval al Crédit Agricole Italia ed al termine di una complessa trattativa  unitariamente con le atre sigle sindacali è stato raggiunto un accordo di fondamentale importanza
per tutte le colleghe e i colleghi che sono protagonisti di questa tappa storica della loro vita
lavorativa. Molto significativo l’aspetto relativo alla mobilità territoriale che vista la ormai
distribuzione geografica su quasi tutto il territorio italiano della rete Crédit Agricole Italia destava
molte preoccupazioni; tuttavia, è stata estremamente contenuta e limitata, grazie anche
all’applicazione del concetto dello spostamento delle lavorazioni e non dei lavoratori che non va
dato mai per scontato. Anche sotto l’aspetto normativo l’impegno a trovare soluzioni condivise è
stato di non poco conto, presentando alcune difficoltà che sono state comunque affrontate alla
ricerca della migliore soluzione possibile» dichiara il coordinatore Fabi in Creval, Aldo Ronca.

Filippo Virzì

Giornalista radio/televisivo freelance, esperto in comunicazione integrata multimediale.

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