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Termini Imerese: l’Interporto che connette continenti e spinge l’economia siciliana

Termini Imerese: l’Interporto che connette continenti e spinge l’economia siciliana verso nuovi orizzonti

 

L’Interporto di Termini Imerese si configura come un importante progetto strategico per la regione siciliana e per l’intero sistema di trasporti internazionali. Lo ha ribadito Alessandro Aricò, assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, durante un incontro con il management della Società Interporti Sicilia, evidenziando l’importanza di intercettare le rotte commerciali e di traffico merci provenienti dall’Africa e dall’Asia orientale e dirette verso il nord Europa, sfruttando anche le cosiddette autostrade del mare.

Secondo Aricò, la realizzazione dell’Interporto di Termini Imerese contribuirà in modo significativo allo sviluppo dell’area industriale locale, conferendo a Termini Imerese un ruolo sempre più adatto alle esigenze della moderna logistica e del trasporto. Il progetto complessivo sarà oggetto di confronto con il presidente della Regione per individuare percorsi condivisi e accelerare i tempi di realizzazione.

Al fine di garantire un coordinamento efficace e una stretta collaborazione tra le varie istituzioni coinvolte nel progetto, è stata decisa la costituzione di un tavolo tecnico che coinvolgerà la Società Interporti Sicilia, RFI (Rete Ferroviaria Italiana), l’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia Occidentale, il dipartimento Infrastrutture e il Dipartimento regionale tecnico, nonché il Comitato polo infrastrutture. Questo tavolo avrà il compito di adeguare i progetti esistenti, rendendoli funzionali e moderni, al fine di massimizzare l’efficienza e l’interconnessione delle infrastrutture.

All’incontro hanno preso parte anche l’amministratore della Società Interporti, Brigida Alaimo, insieme alla sua struttura tecnica interna, e il dirigente generale del dipartimento Infrastrutture, Salvatore Lizzio. La presenza di figure chiave in questo vertice evidenzia l’importanza attribuita all’Interporto di Termini Imerese e la volontà di raggiungere risultati concreti attraverso un’efficace collaborazione tra le diverse parti interessate.

L’interconnessione delle infrastrutture, la modernizzazione dei progetti esistenti e la creazione di un hub logistico strategico come l’Interporto di Termini Imerese rappresentano un passo significativo per il potenziamento delle attività commerciali e industriali in Sicilia. Ciò contribuirà non solo a migliorare l’economia regionale, ma anche a promuovere lo sviluppo socio-economico dell’intera area e a favorire lo scambio di beni e merci su scala internazionale.

Il tavolo tecnico costituito rappresenta un’importante opportunità per concretizzare le intenzioni e le ambizioni legate all’Interporto di Termini Imerese. Attraverso una collaborazione sinergica e un impegno condiviso, le parti coinvolte potranno lavorare insieme per realizzare un’infrastruttura moderna e funzionale che consentirà alla Sicilia di svolgere un ruolo di rilievo nel panorama internazionale dei trasporti e della logistica.

Le dichiarazioni dell’Assessore Aricò

«La realizzazione dell’Interporto di Termini Imerese è un intervento strategico per intercettare le linee di traffico merci e commerciali che dall’Africa e dall’Asia orientale vanno verso il nord Europa, utilizzando anche le cosiddette autostrade del mare». Lo ha sottolineato Alessandro Aricò, assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, durante l’incontro di oggi con il management della Società Interporti Sicilia.

«L’Interporto  – ha aggiunto Aricò – costituisce una grande attrattiva per lo sviluppo dell’area industriale di Termini Imerese, che con questo snodo intermodale diventerà più adeguata alla trasportistica moderna. Il progetto complessivo sarà oggetto di confronto con il presidente della Regione per individuare percorsi condivisi in tempi rapidi. Inoltre, abbiamo deciso di istituire un tavolo tecnico tra la Società Interporti Sicilia, Rfi, l’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia Occidentale, il dipartimento Infrastrutture, il Dipartimento regionale tecnico e il Comitato polo infrastrutture per adeguare i progetti esistenti e renderli funzionali e moderni».

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