Lo scaffaletto di GippettoPrimo Piano

Il presidente del Patronato ACLI del Brasile in visita a Palermo

Nino Tranchina e Giacomo Guarnera

Palermo – Il presidente del Patronato ACLI del Brasile, Giacomo Guarnera, in visita a Palermo ha incontrato, nel Salone Padre Pino Puglisi, il presidente delle ACLI di Palermo, Nino Tranchina.

Giacomo Guarnera, palermitano di origine e avvocato di professione, si è trasferito nei primi anni novanta a San Paolo del Brasile, in una delle città più popolose del mondo attirato da nuove opportunità di lavoro nel campo imprenditoriale finanziario. Oggi è un riferimento per gli italiani in Brasile, una presenza di quasi cinque milioni di discendenti italiani con una rappresentanza di votanti di oltre 350.000 aventi diritto.

Giacomo Guarnera ( presidente Patronato ACLI in Brasile), Nino Tranchina (presidente ACLI Palermo) e Francesco Todaro (presidente Patronato ACLI Palermo)

“Sono molto legato alla nostra terra-dichiara Giacomo Guarnera-anche se vivo oltre oceano, seguo sempre tutti gli aggiornamenti del Bel Paese. I discendenti dei nostri emigranti in Brasile, ricoprono molto spesso incarichi importati che determinano anche l’economia del paese. Personalmente con il mio studio offriamo la consulenza legale, per chi vuole affacciarsi nel mercato brasiliano oppure ha già un’azienda e v vuole espandersi. Inoltre nella sede delle ACLI di San Paolo, diamo assistenza ai nostri connazionali per tutte quelle pratiche amministrative personali o che prevedono anche l’intervento di uffici italiani come ad esempio quello dell’INPS. Questo incontro non è casuale, ma il frutto di una stretta collaborazione tramite mail con gli operatori palermitani della ACLI. Oggi finalmente ho il piacere di conoscere di persona questa realtà con cui sicuramente continueremo a collaborare nell’immediato futuro”.

“Sono molto onorato– dichiara Nino Tranchina– di incontrare l’amico Giacomo Guarnera nella nostra sede storica di via benedetto Castiglia. Conferma di una collaborazione proficua, che rappresenta la concreta testimonianza del valore dei servizi alla persona che le nostre associazioni rendono alla comunità palermitana, e con la testimonianza dell’avv. Guarnera, anche in altri continenti del pianeta come il Brasile. È nostra volontà interagire assiduamente anche con i nostri connazionali all’estero, con iniziative scambio e di promozione territoriale, per dare l’opportunità ai giovani discendenti dei nostri emigranti far conoscere la terra dei loro nonni per custodire la memoria e tramandare le tradizioni.”

Ludovico Gippetto

Presentazione di Teresa Di Fresco Se sia un poeta, non so e non posso affermarlo ma che sia un sognatore, sì. Lo dimostrano le imprese in cui, con spirito avventuroso, si tuffa incurante di qualsivoglia difficoltà e che, avendo dato tutto se stesso e coinvolgendo amici e conoscenti, riesce a portare a termine. E con successo. Ludovico Gippetto, insomma, a volte veste i panni di Don Chisciotte per affrontare ora fantomatici mulini a vento che assumono di volta in volta le sembianze di opere d'arte trafugate, ora della maieutica di platoniana memoria. Queste divagazioni aprono uno scenario su un personaggio, Ludovico Gippetto appunto che, nella città di Palermo, in molti conoscono e insieme a lui i suoi progetti, i suoi successi ma anche le sue aspettative. Raccontiamolo meglio: Studia Architettura, dopo avere conseguito l'abilitazione alla professione, preferisce dedicarsi alla creazione e realizzazione di eventi culturali. Non disdegna la ricerca, anzi la “caccia” - come lui preferisce definirla – di opere d'arte trafugate in Sicilia. Per questa attività lavora in collaborazione con il Comando dell’Arma dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma organizzando convegni internazionali su temi della sicurezza, trafugamenti di opere d’arte e loro illecita commercializzazione. A questo scopo fonda - e ne è presidente – il Centro Internazionale Multimediale d’Arte Contemporanea Extroart e la Fondazione Wanted Palermo. E' inoltre ideatore e responsabile del programma di tutela e prevenzione del patrimonio culturale denominato “WANTED …presi per il verso giusto”, finalizzato appunto al contrasto della commercializzazione illecita di opere d’arte ed è protagonista di importanti ritrovamenti e restituzioni di opere trafugate nel territorio nazionale. È anche giornalista pubblicista ed autore di numerose pubblicazioni e monografie d’arte. E' stato Assistente alla Cattedra di Storia e Tecnica dell’Editoria, presso l’Istituto Superiore di Giornalismo dell’Università di Palermo dal 1994 al 1997; Cerimoniere del Dipartimento cerimoniale del G.C.T.O. in occasione della Universiade Sicilia ‘97; Consulente del Sindaco di Corleone per la riqualificazione del patrimonio culturale, storico e artistico per il 2007 e il 2008; ha curato e prodotto, nel 1995, la monumentale opera scultorea in pietra arenaria siciliana, dell’artista Medhat Shafik dal titolo “Il Muro del Silenzio” ed “I percorsi dell’acqua”, in occasione della XLVI^ Biennale di Venezia – Padiglione Egitto premiato con il “Leone D’Oro”; Collaboratore parlamentare del presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, per le attività culturali dal 1998 al 2001. Da oltre tre lustri ha creato, insieme a Tommaso Romano, la “Rassegna Internazionale del Melologo ExtroVersi che quest'anno – con il tema “La parola che unisce” ha raggiunto il traguardo della quindicesima edizione. Ma un'ulteriore avventura lo attende: la manifestazione che nelle precedenti edizioni è stata ospitata in sedi prestigiose ed istituzionali, ottemperando alle disposizioni impartite dai decreti ministeriali e regionali, in merito alle misure di contenimento dell’emergenza per il COVID19, non uscirà da casa ma calcherà il palco virtuale della piattaforma Facebook. Tra poeti, musicisti e attori, professionisti e semplici “amici della porta accanto”, come Gippetto li chiama, saranno più di 100 i partecipanti che condivideranno con lui quest'altra, straordinaria avventura. Ma poiché il suo spirito filantropico non si esaurisce mai, ogni “puntata” di questa straordinaria e innovativa avventura, sarà dedicata a coloro che in questo brutto momento segnato dal Covid19, si stanno prodigando senza se e senza ma per aiutare tutti coloro che necessitano di assistenza, cure e ...di una parola che scalda il cuore. Insomma, se possiamo prendere a prestito “I have a dream” (Io ho un sogno), frase che il 28 agosto 1963, davanti al Lincoln Memorial di Washington, al termine di una marcia di protesta per i diritti civili, Martin Luther King pronunciava, con altri intenti e aspirazioni di altra natura, possiamo affermare che non ci stupiamo se Ludovico Gippetto ci riserverà altre sorprese perché, come ho già detto, lui è un sognatore.

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