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Approda a Palermo l’Amerigo Vespucci, il veliero della nostra Marina Militare

Sarà visitabile oggi e domani.

E’ approdata ieri al porto di Palermo, il veliero più bello del mondo, l’Amerigo Vespucci della Marina Militare Italiana. Dal capoluogo siciliano mancava dal 2018. Ormeggiata nella banchina Sammuzzo, sarà aperta a tutti oggi e domani gratuitamente nei seguenti orari: giovedì 7 luglio dalle ore 11 alle ore 21 e infine venerdì 8 luglio dalle ore 11 alle 19.

L’Amerigo Vespucci attraccata al porto di Palermo foto di Fabio Gigante.

Il suo ritorno coincide con il trentesimo anniversario delle stragi mafiose e vuole essere un’occasione per testimoniare la vicinanza della Marina Militare alle organizzazioni che svolgono attività di alta valenza civica e morale, nonché, allo stesso tempo, ricordare assieme alla “Fondazione Falcone” tutti i caduti nella lotta contro le mafie.

Il motto dell’Amerigo Vespucci foto Fabio Gigante.

E’ stata realizzata per l’addestramento degli Ufficiali dei Ruoli Normali dell’Accademia Navale di Livorno. Dal 1978 il suo motto è “Non chi comincia ma quel che persevera“, frase attribuita a Leonardo da Vinci. In fondo, in mare è fondamentale l’impegno costante, la pazienza, il coraggio e la tenacia nell’andare avanti nei momenti difficili, lontano dalle proprie case e dai propri affetti.

L’Amerigo Vespucci attraccata al porto di Palermo foto di Fabio Gigante.-

A bordo sono presenti i 110 ragazzi e le 33 ragazze che hanno completato gli studi della “prima classe” in Accademia Navale; tra loro 13 stranieri, provenienti da 6 paesi esteri: hanno iniziato a impegnarsi nelle attività nautiche e marinaresche che completeranno la loro formazione etico-militare; dovranno dimostrare di aver fatto propri i valori di attaccamento all’istituzione, disciplina e senso del dovere, ma soprattutto di essere capaci di lavorare in squadra.

La coperta dell’Amerigo Vespucci foto Fabio Gigante

La campagna d’istruzione di quest’anno è iniziata il 2 luglio scorso con partenza della nave da Livorno e prevede le seguenti tappe: Palermo, Tunisi, Lisbona, Casablanca, Trapani, La Valletta e Manfredonia. Gli allievi sbarcheranno a Taranto il 3 settembre, dopo aver scelto autonomamente il nome del corso, come tradizionalmente accade, negli ultimi giorni di navigazione.

I tre timoni per governare l’Amerigo Vespucci foto Fabio Gigante

La nave fu progettata da Francesco Rotundi, ingegnere e allora tenente colonnello del Genio Navale, alla fine degli anni ‘20. Il Vespucci venne impostato nel cantiere di Castellammare di Stabia il 30 maggio del 1930, varato il 22 febbraio 1931 e consegnato alla Marina Militare il 2 luglio dello stesso anno. Dal punto di vista tecnico-costruttivo l’Amerigo Vespucci è una nave a vela con motore; dal punto di vista dell’attrezzatura velica è “armata a nave”, quindi con tre alberi verticali (da prora verso poppa: trinchetto, maestra e mezzana) più il bompresso obliquo a prora, a tutti gli effetti un quarto albero.

La plancia dell’Amerigo Vespucci foto Fabio Gigante

Il Vespucci impiega prevalentemente 24 vele, 14 quadre infierite sui pennoni e 10 di taglio (i fiocchi a prora, tra il bompresso e il trinchetto; gli stralli tra gli alberi verticali e la randa a poppa, tra il boma e il picco agganciati alla mezzana). L’altezza della sommità dell’albero di maestra rispetto alla linea di galleggiamento è di 54 metri, la superficie velica complessiva supera i 2.700 metri quadrati e la lunghezza di tutte le manovre che corrono per la nave e l’alberata è maggiore di 30 chilometri.

Le cime che regolano le vele foto Fabio Gigante

L’equipaggio è normalmente composto da 264 militari, tra uomini e donne, ma nel periodo estivo con l’arrivo degli allievi e dello staff dell’Accademia Navale la consistenza a bordo supera agevolmente le 400 persone.

Albero maestro Amerigo Vespucci foto Fabio Gigante

Dal 2014 al 2016 ha effettuato un significativo periodo di sosta lavori per l’ammodernamento, che ha permesso di migliorare le capacità operative e le sistemazioni logistiche. Anche l’apparato di generazione dell’energia elettrica e quello di propulsione sono stati completamente sostituiti con prodotti tecnologicamente avanzati, più efficienti e rigorosamente orientati alla tutela dell’ambiente.

L’autore dell’articolo si congeda dall’ Ufficiale d’Ispezione al termine della visita. Foto Giulio Verro

Nave Amerigo Vespucci è inoltre ambasciatrice dell’Unicef da settembre 2007, mentre il 22 giugno dello scorso anno alla presenza di S.A.R. Principe Alberto II di Monaco, in porto a Montecarlo, ricevette dall’Unesco il vessillo “U.N. Decade of Ocean Science”.

Fabio Gigante

 

 

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