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Come funziona la cessione del quinto della pensione

La cessione del quinto è una forma di credito al consumo di tipo non finalizzato e riservato a due sole categorie di utenti: i lavoratori dipendenti e i pensionati. In questo articolo spiegheremo che cos’è, come funziona e come richiedere il quinto della pensione in modo semplice e veloce.

Come funziona la cessione del quinto della pensione

La cessione del quinto è una forma di credito al consumo di tipo non finalizzato e riservato a due sole categorie di utenti: i lavoratori dipendenti e i pensionati. Creato con il DPR 180/50 e inizialmente riservato unicamente ai dipendenti statali, è stato esteso ai pensionati solo cinquantacinque anni dopo, grazie alla legge 80/2005.

Chi decide di farne richiesta ed è in possesso di tutti i requisiti, può contare su diverse caratteristiche interessanti, che possono aumentare ulteriormente per chi sceglie di rivolgersi a un istituto di credito convenzionato con l’INPS.

In questo articolo spiegheremo che cos’è, come funziona e come richiedere il quinto della pensione in modo semplice e veloce.

Che cosa si intende con “cessione del quinto”

Quando si parla di cessione del quinto, si fa riferimento a un tipo di prestito che prevede il rimborso delle rate mensili attraverso delle trattenute sullo stipendio o sulla pensione, effettuate direttamente dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico. Le trattenute non possono in nessun caso avere un importo superiore alla quinta parte dello stipendio o della pensione.

Tali caratteristiche rendono questo tipo di prestito conveniente, in quanto riducono al minimo il rischio che il richiedente si trovi in gravi difficoltà economiche e che ritardi o salti una o più rate.

Prestito con cessione del quinto della pensione: come richiederlo

Il pensionato che desidera cedere la quinta parte della propria pensione in cambio di un prestito non finalizzato deve, per prima cosa, rivolgersi all’INPS o al suo ente pensionistico di riferimento e richiedere il certificato della quota cedibile, ossia un documento che indichi l’ammontare massimo della somma, calcolata al netto delle trattenute fiscali, che può essere impiegata per pagare le rate del prestito.

Rivolgendosi a un istituto di credito convenzionato con l’INPS, il richiedente non sarà tenuto a occuparsi direttamente di questo passaggio. In questo caso, infatti, provvederà a tutto il responsabile della banca il quale, attraverso il collegamento telematico con l’ente pensionistico, sarà in grado di recuperare tutti i dati necessari per elaborare il certificato.

Una volta ottenuto questo documento, il pensionato potrà compilare la domanda per ottenere il prestito. L’ammontare massimo del prestito verrà calcolato a partire da quello della quota cedibile e tenendo conto del numero di rate mensili, le quali non potranno essere più di 120 e dipenderanno in ogni caso dall’età del richiedente. Quest’ultima non potrà superare, allo scadere del finanziamento, gli 85 o i 90 anni, a seconda della banca scelta.

L’ottenimento del prestito è inoltre subordinato alla stipula di un’assicurazione sulla vita caso morte, la quale, in caso di decesso del debitore, andrà a coprire la somma residua.

Chi può farne richiesta

Sebbene il prestito con cessione del quinto della pensione sia espressamente dedicato ai pensionati, non tutte le pensioni permettono di ottenerlo.

Tra quelle escluse ci sono:

  • le pensioni sociali;
  • le pensioni di invalidità civile;
  • gli assegni di sostegno al reddito;
  • l’APE sociale;
  • gli assegni mensili per l’assistenza personale.

Per quanto riguarda le pensioni in contitolarità, è esclusa dalla possibilità di cessione del quinto la parte non spettante al soggetto che desidera ottenere il prestito.

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