Lo scaffaletto di GippettoPrimo Piano

Stringimi ancora la mano

La via dei librai 2020 presenta Eliana Positano

Sabato 1 agosto alle 18.30, nello spazio antistante la Libreria Zacco di corso Vittorio Emanuele a Palermo, si presenterà il libro Stringimi ancora la mano della giornalista e scrittrice Eliana Positano che dialogherà con la giornalista Teresa Di Fresco.
La presentazione rientra nell’ambito della manifestazione Botteghe letterarie per la via dei librai 2020.
Il libro, edito da Hermaion Edizioni, è un racconto vero, di vita vissuta, di emozioni e forza interiore ma soprattutto di coraggio.

Narra la storia di un uomo che si trova improvvisamente ed inconsapevolmente a lottare contro un cancro oramai in fase terminale e quindi incurabile. Una lotta all’ultimo sangue, come quella mitologica tra Davide e Golia, in cui ha prevalso la sofferenza di un corpo martoriato e l’amore incondizionato di una moglie e compagna di vita che ha anteposto la sofferenza dell’uomo alla sua quotidianità di madre e professionista.

 

Un libro che non parla solo del cancro, ma anche di temi importanti come l’eutanasia. Dell’informazione spesso inesistente o carente tra medico e paziente. Della scellerata complicità tra politica e compagnie petrolifere a danno dell’essere umano e dell’ambiente martoriato. Luoghi silenti che diventano terra dei fuochi.
Pagine crude ma realistiche. Una lezione di vita che vuole essere d’esempio, per continuare a guardare avanti oltre il bivio. Anche quando tutto appare buio e in fondo c’è solo uno spiraglio per tornare a vivere.

Un’esperienza di vita lunga diciassette mesi in cui si impara a convivere con questa malattia pur percependo ogni giorno la presenza indiscreta della morte che si avvicina lenta e angosciosa.
L’autrice ci consegna interrogativi, paure, dubbi ma non abbandona mai la speranza di combattere. Di rimanere attaccato ai propri affetti per fare un muro contro il cancro.

Paure, rassegnazione e coraggio si alternano nelle giornate di chi vive accanto ad un malato terminale e, pur sapendosi impotenti difronte alla malattia, ci si mostra volitivi e forti. Fino all’ultimo istante, fino all’ultimo respiro. Fino all’ultimo battito.

 

Eliana Positano, autrice del libro, vive e lavora a Potenza. È Giornalista e scrittrice, ha diretto varie emittenti televisive locali ed ha collaborato con quotidiani regionali. Cronista giudiziaria fino al 2010, ha svolto inchieste riguardanti in particolare la criminalità organizzata ed ha condotto trasmissioni televisive sulle stesse tematiche.

Ha realizzato numerosi reportage su fatti di attualità (“Reportage dal fango” sull’alluvione in Campania, “No War” sulla guerra in  Kosovo, “Codice rosso- Attacco all’Iraq” sulla  guerra irachena). Negli ultimi anni ha svolto le funzioni di addetto stampa politico, ha realizzato redazionali aziendali ed è documentarista.

Ludovico Gippetto

Presentazione di Teresa Di Fresco Se sia un poeta, non so e non posso affermarlo ma che sia un sognatore, sì. Lo dimostrano le imprese in cui, con spirito avventuroso, si tuffa incurante di qualsivoglia difficoltà e che, avendo dato tutto se stesso e coinvolgendo amici e conoscenti, riesce a portare a termine. E con successo. Ludovico Gippetto, insomma, a volte veste i panni di Don Chisciotte per affrontare ora fantomatici mulini a vento che assumono di volta in volta le sembianze di opere d'arte trafugate, ora della maieutica di platoniana memoria. Queste divagazioni aprono uno scenario su un personaggio, Ludovico Gippetto appunto che, nella città di Palermo, in molti conoscono e insieme a lui i suoi progetti, i suoi successi ma anche le sue aspettative. Raccontiamolo meglio: Studia Architettura, dopo avere conseguito l'abilitazione alla professione, preferisce dedicarsi alla creazione e realizzazione di eventi culturali. Non disdegna la ricerca, anzi la “caccia” - come lui preferisce definirla – di opere d'arte trafugate in Sicilia. Per questa attività lavora in collaborazione con il Comando dell’Arma dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma organizzando convegni internazionali su temi della sicurezza, trafugamenti di opere d’arte e loro illecita commercializzazione. A questo scopo fonda - e ne è presidente – il Centro Internazionale Multimediale d’Arte Contemporanea Extroart e la Fondazione Wanted Palermo. E' inoltre ideatore e responsabile del programma di tutela e prevenzione del patrimonio culturale denominato “WANTED …presi per il verso giusto”, finalizzato appunto al contrasto della commercializzazione illecita di opere d’arte ed è protagonista di importanti ritrovamenti e restituzioni di opere trafugate nel territorio nazionale. È anche giornalista pubblicista ed autore di numerose pubblicazioni e monografie d’arte. E' stato Assistente alla Cattedra di Storia e Tecnica dell’Editoria, presso l’Istituto Superiore di Giornalismo dell’Università di Palermo dal 1994 al 1997; Cerimoniere del Dipartimento cerimoniale del G.C.T.O. in occasione della Universiade Sicilia ‘97; Consulente del Sindaco di Corleone per la riqualificazione del patrimonio culturale, storico e artistico per il 2007 e il 2008; ha curato e prodotto, nel 1995, la monumentale opera scultorea in pietra arenaria siciliana, dell’artista Medhat Shafik dal titolo “Il Muro del Silenzio” ed “I percorsi dell’acqua”, in occasione della XLVI^ Biennale di Venezia – Padiglione Egitto premiato con il “Leone D’Oro”; Collaboratore parlamentare del presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, per le attività culturali dal 1998 al 2001. Da oltre tre lustri ha creato, insieme a Tommaso Romano, la “Rassegna Internazionale del Melologo ExtroVersi che quest'anno – con il tema “La parola che unisce” ha raggiunto il traguardo della quindicesima edizione. Ma un'ulteriore avventura lo attende: la manifestazione che nelle precedenti edizioni è stata ospitata in sedi prestigiose ed istituzionali, ottemperando alle disposizioni impartite dai decreti ministeriali e regionali, in merito alle misure di contenimento dell’emergenza per il COVID19, non uscirà da casa ma calcherà il palco virtuale della piattaforma Facebook. Tra poeti, musicisti e attori, professionisti e semplici “amici della porta accanto”, come Gippetto li chiama, saranno più di 100 i partecipanti che condivideranno con lui quest'altra, straordinaria avventura. Ma poiché il suo spirito filantropico non si esaurisce mai, ogni “puntata” di questa straordinaria e innovativa avventura, sarà dedicata a coloro che in questo brutto momento segnato dal Covid19, si stanno prodigando senza se e senza ma per aiutare tutti coloro che necessitano di assistenza, cure e ...di una parola che scalda il cuore. Insomma, se possiamo prendere a prestito “I have a dream” (Io ho un sogno), frase che il 28 agosto 1963, davanti al Lincoln Memorial di Washington, al termine di una marcia di protesta per i diritti civili, Martin Luther King pronunciava, con altri intenti e aspirazioni di altra natura, possiamo affermare che non ci stupiamo se Ludovico Gippetto ci riserverà altre sorprese perché, come ho già detto, lui è un sognatore.

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