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Berlusconi “Opporsi al vaccino non è libertà, serve unità nazionale”

MILANO (ITALPRESS) – “Quella che l’Italia e il mondo stanno attraversando sarà ricordata dagli storici del futuro come la prima grave crisi mondiale del 21° secolo, forse la prima in assoluto nella storia ad avere davvero caratteristiche globali”. Si apre così la lettera che Silvio Berlusconi ha inviato al Corriere.it parlando degli sviluppi che il Covid-19 sta avendo sulla vita del mondo e delle ricadute negative sull’economia. “In questo contesto così difficile, un Paese fragile come l’Italia avrebbe bisogno della massima unità possibile. E’ quello che abbiamo provato a realizzare, prendendo per primi l’iniziativa di un governo di emergenza, che raggiungesse il massimo di unità possibile, che consentisse di mettere al servizio del Paese le persone e le politiche di più alto livello, andando al di là degli interessi di parte. E’ in questo spirito che abbiamo voluto Mario Draghi alla presidenza del Consiglio, lo stesso Draghi che in passato i nostri governi avevano indicato alla guida di Bankitalia e poi della Bce, vincendo le resistenze poderose dalla Germania” prosegue il leader di Forza Italia. “Non siamo pentiti delle scelte fatte, il governo sta dando una risposta di alto profilo sia sotto il profilo sanitario, con un’adeguata campagna vaccinale come quella che avevamo chiesto, sia sotto quello della lotta alla crisi economica, con un Pnrr credibile che ci consentirà di utilizzare al meglio le ingenti risorse che l’Europa ha messo a nostra disposizione (me ne sono occupato personalmente con i maggiori leader europei)”.
“Bisogna continuare a lavorare su questa strada, nel modo più unito possibile. Per questo sono preoccupato dal fatto che il Paese si stia dividendo nella più assurda delle polemiche, quella sui vaccini. E’ del tutto illogico dare una caratura ideologica o politica ad una questione che è prettamente scientifica” sottolinea Berlusconi. “Non parlo solo del green pass, che è una misura di buon senso alla quale noi siamo assolutamente favorevoli così com’è, ma che – come ogni strumento – naturalmente può essere discusso e migliorabile come legittimamente chiedono i nostri alleati. Parlo proprio del fatto che – se la grande maggioranza degli italiani è fortunatamente consapevole della necessità e dell’importanza del vaccino, non solo come mezzo di protezione individuale, ma come strumento per tutelare la collettività e il diritto degli altri a non essere contagiati – esiste però una minoranza non irrilevante e molto rumorosa che contesta tutto questo”. “Ovviamente a nessuno si può imporre il vaccino, nonostante ogni evidenza lo consigli, ma chi decide di non vaccinarsi non può imporre le conseguenze della sua scelta agli altri e deve accettare le limitazioni che ne derivano, per la tutela della salute delle altre persone. Per questo molto opportunamente Forza Italia chiede l’obbligo vaccinale in un settore delicato come la scuola, nel quale potrebbe essere in pericolo la possibilità stessa della ripresa della didattica in presenza, fondamentale per il processo formativo dei nostri ragazzi. Sui vaccini insomma sono necessari senso di responsabilità, unità nazionale, nessuna strumentalizzazione politica. Altrimenti – conclude Silvio Berlusconi – rischiamo di spegnere la luce che comincia a vedersi in fondo al tunnel”.
(ITALPRESS).

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