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Student Loan per universitari siciliani: al via il prestito d’onore fino a 50.000 euro

Un’iniziativa della Democrazia Cristiana per abbattere le barriere economiche all’università in Sicilia

Student Loan per universitari siciliani: una svolta che rompe le barriere economiche

Fino a 50.000 euro di prestito d’onore per chi sceglie di studiare negli atenei dell’Isola

PALERMO 16 giugno 2025 – Una misura che punta a cambiare radicalmente il rapporto tra giovani siciliani e diritto allo studio. È stato ufficialmente annunciato lo “Student Loan”, il prestito d’onore rivolto agli universitari dell’Isola: uno strumento pensato per sostenere economicamente chi vuole formarsi senza dover lasciare la Sicilia.

L’iniziativa, fortemente sostenuta dalla Democrazia Cristiana, diventa operativa grazie al coinvolgimento diretto di IRFIS (Istituto Regionale per il Finanziamento alle Imprese in Sicilia), che si occuperà dell’erogazione dei fondi attraverso una piattaforma dedicata, attiva da settembre.

I numeri sono significativi: fino a 10.000 euro l’anno, con un tetto massimo di 50.000 euro complessivi. Il finanziamento è destinato esclusivamente a chi decide di iscriversi in un’università siciliana, con l’obiettivo di invertire il trend della fuga di cervelli e valorizzare l’offerta accademica regionale.

Chi potrà beneficiarne

Il prestito sarà accessibile agli studenti con ISEE inferiore a 20.000 euro, regolarmente iscritti ai corsi universitari siciliani. Già dal primo anno, sarà possibile accedere alla misura. Dal secondo anno in poi, sarà richiesto il conseguimento di almeno il 50% dei CFU previsti dal piano di studi.

Una formula pensata non solo per incentivare l’iscrizione, ma anche per stimolare la regolarità negli studi e il completamento dei percorsi universitari.

Per la Democrazia Cristiana, promotrice della misura, si tratta di un segnale politico preciso: il diritto allo studio non può più essere condizionato dalla condizione economica di partenza. Il “Student Loan” si presenta come una vera scommessa sul futuro della Sicilia, che punta a investire sui suoi giovani e a costruire le condizioni per una crescita culturale, economica e sociale duratura.

Studiare in Sicilia, dunque, non sarà più una scelta imposta dalla mancanza di alternative, ma potrà finalmente diventare una opportunità concreta e sostenibile per migliaia di studenti.

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