
“Ci giunge notizia”, si legge nella nota, che tra le quattro regioni del Mezzogiorno Obiettivo convergenza (Calabria, Campania e Puglia oltreché l’Isola), “la Sicilia non ha ancora presentato al ministero degli Interni alcun progetto per l’impiego dei fondi”. Ma così, le somme non aggiudicate degli 80 milioni di euro a disposizione dei comuni siciliani, finiranno altrove, oltrestretto, denuncia il sindacato. Che ammonisce: è necessario che la Regione, con la massima urgenza e a fianco dell’autorità di gestione del programma, eserciti il “ruolo di coordinamento, indirizzo e supporto delle istituzioni locali, dei comuni e dei distretti” individuati come beneficiari.
Ed è fondamentale, insiste De Luca, che l’assessorato “eserciti la necessaria azione divulgativa-informativa sul territorio e fornisca capillarmente assistenza tecnica alla programmazione”. Anche per evitare sprechi e sovrapposizioni. Ancora, è cruciale che l’assessorato coinvolga “il partenariato sociale, di cui il sindacato è parte attiva e propositiva”.
Sarebbe inammissibile, aggiunge la Cisl, in un contesto di drammatico calo delle risorse a disposizione, perdere queste ingenti somme “peraltro frutto della riprogrammazione dei fondi strutturali, destinate a servizi di primaria importanza per le famiglie, aggiuntive rispetto alle fonti ordinarie e accessibili senza meccanismi competitivi”.
Al tema dei fondi Pac e del loro migliore impiego, la Cisl siciliana mercoledì 18 dedicherà una giornata di lavori, a Palermo. Obiettivo: far sì che la regione non smarrisca “l’ennesima occasione di sviluppo e investimento”.