Sicilia: “L’inspiegabile rinvio del voto nelle ex province” di Giuseppe Sangiorgi

Palazzo Comitini, sede della città metropolita di Palermo
Palazzo Comitini

Palermo 3 febbraio 2020

“L’inspiegabile rinvio del voto nelle ex province” di Giuseppe Sangiorgi

Dietro l’ennesimo rinvio delle elezioni nelle ex province previste dal governo Musumeci per il 19 aprile, si nasconde il fallimento della politica di qualsiasi schieramento, che ha deciso ancora una volta nel non decidere di rinviare.

Non è più tollerabile il modo di affrontare un argomento così delicato, con tanta superficialità, inesperienza ed incompetenza, nei confronti di un ente tra i più importanti dell’assetto istituzionale della Repubblica.

Mentre nel resto d’Italia, a pochi anni dall’applicazione della disastrata legge Delrio, gli amministratori locali chiedono a gran voce di modificarla in modo strutturale, per ritornare al vecchio già collaudato ed efficiente sistema, sia in termini di competenze, risorse ed elezione diretta dei rappresentanti istituzionali, in Sicilia siamo di fatto fermi all’anno zero.

Il governo Crocetta e a seguire il governo Musumeci hanno la grande responsabilità di non avere fatto ricorso alla prerogativa della potestà legislativa in materia di organizzazione degli enti locali, riservata alle regioni a statuto autonomo. Una prerogativa che avrebbe permesso di dare ai siciliani una vera riforma e degna di questo nome.

La classe dirigente pubblica stenta ancora a capire, che gli enti, comprese le Province, le istituzioni, i rappresentanti delle istituzioni e la pubblica amministrazioni hanno ragione di esistere solo quando sono in grado di fornire servizi, garantire la presenza e diventare punti di riferimento per i territori, ma sopra tutto per essere di supporto a rendere competitivi cittadini ed imprese.

Palermo 3 febbraio 2020

 

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