Sicilia. La sentenza del Tar del Lazio apre polemiche sulle tratte su Birgi. On.Lo Curto(UDC): “Condizioni svantaggiose per i Siciliani a causa dell’insularità”.

Dopo la richiesta della compagnia irlandese Ryanair contro l’Enac,Regione siciliana, AlbaStar, Tayaranjet, Airgest Spa, con il quale chiedeva l’annullamento dei servizi di “Imposizione di oneri di servizio pubblico (“OSP”), il Tar del Lazio si è espresso a favore della conosciuta compagnia aerea, trascinando con sé non poche polemiche.

Una delle voci che si contrappone a livello mediatico contro la sentenza è proprio quella del Capogruppo del gruppo parlamentare dell’ Udc , On. Eleonora Lo Curto: “Preoccupano non poco le motivazioni della sentenza del Tar Lazio che, nell’accogliere il ricorso di Ryanair contro le tratte sociali da e per Trapani per i voli che collegano Trieste, Brindisi, Parma, Ancona, Perugia e Napoli, di fatto boccia l’idea che l’intera Sicilia viva condizioni di svantaggio a causa dell’ insularità.”  Esprime  la propria preoccupazione, la deputata l’On. Eleonora Lo Curto.

“Ogni siciliano è gravato da una tassa equivalente a 1600 euro l’anno per il semplice fatto di vivere su un’isola. Sei miliardi di euro l’anno è la stima valutata dall’ufficio studi coordinato dall’assessore regionale Gaetano Armao. Per colmare questo divario il parlamento siciliano ha esitato la mia legge voto per il riconoscimento degli svantaggi dell’ insularità ed è ben noto che Camera e Senato stanno varando col doppio voto questa riforma costituzionale.”

Queste le spiegazioni che portano il deputato regionale a considerare illogica la sentenza del Tar. Continua dichiarando:  “  La sentenza del Tar si inserisce negativamente nella fase di esame della legge costituzionale. Il rischio grave è che non solo vengano cancellate le prerogative legate alla continuità territoriale, ma che venga disconosciuta tale condizione.  In sintesi, se da un lato abbiamo auspicato il ritorno di Ryanair nell’aeroporto Florio di Birgi, dall’altro oggi abbiamo il timore che la scelta di Airgest spa di non costituirsi contro la compagnia irlandese possa produrre più danni di quelli immaginabili.”

“ Mi auguro che ci sia una seconda fase che contemperi la necessità di mantenere le tratte sociali e che comunque si vada verso l’abolizione degli oneri aeroportuali alle compagnie low cost”. Ecco gli auspici di Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.

Ai sensi dell’art. 16, comma 1, del Regolamento, si legge nella sentenza, uno Stato membro può imporre OSP solo qualora tale rotta sia considerata <essenziale per lo sviluppo economico e sociale della regione servita dall’aeroporto stesso>. Ed esclusivamente nella misura necessaria a garantire che su tale rotta siano prestati servizi aerei di linea “minimi”.

Lo scalo di Trapani non è situato né su una “piccola isola”, né tantomeno su una “regione isolata” (soli 71 km da PA). Pertanto, le sei città individuate dalle amministrazioni procedenti non possono essere considerate poli economici, produttivi, amministrativi, socio-sanitari e di istruzione di livello sovraregionale, in base ai quali valutare la lontananza e l’isolamento dello scalo di Trapani.

Questo ci porta a delle riflessioni sulla poco considerazione Nazionale che un ente territoriale come Trapani assume,  pur concentrando a sé numerose attività commerciali , turistiche e portuali.

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