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Al 37° Stormo di Trapani Birgi conferito prestigioso riconoscimento

Intervista esclusiva al Comandante Moris Ghiadoni, numerose le operazioni militari compiute in tempo di pace e a supporto dell’emergenza COVID-19

Il 37° Stormo, di stanza presso l’aeroporto di Trapani Birgi, assicura la sorveglianza e la difesa dello spazio aereo nazionale per 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, tramite un sistema di radar, velivoli e sistemi missilistici, integrato con quelli degli altri paesi appartenenti alla NATO.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, tra i riconoscimenti assegnati lo scorso 4 novembre a Roma, in occasione della ricorrenza del Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, ha insignito la bandiera di guerra del 37° Stormo dell’Aeronautica Militare della prestigiosa onorificenza di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia con la seguente motivazione: “Prestigioso Stormo dell’Aeronautica Militare, dalle gloriose tradizioni, impiegato senza soluzione di continuità, nei vari teatri di crisi al servizio della comunità internazionale, dopo aver operato nell’ambito dell’operazione Unified Protector in Libia, Inherent Resolve in Iraq e varie attività di polizia aerea in zone ai confini dell’alleanza atlantica, il 37° Stormo assicura, inoltre, da più di un anno, il monitoraggio dei traffici e movimenti marittimi nel mediterraneo, partecipando attivamente a scorte di assetti da trasporto diretti al supporto dell’ospedale di Misurata e ricognizioni a protezione delle unità italiane impegnate nell’area. Ha sostenuto altresì con i propri velivoli, in collaborazione con altri stormi, l’operazione Prima Parthica in Iraq per contrastare la minaccia del terrorismo islamico in terra irachena. Il valore, le spiccate virtù militari, lo straordinario spirito di sacrificio e l’esemplare efficienza che da sempre contraddistinguono questo reparto, hanno permesso di totalizzare un elevato numero di ore di volo in operazioni reali conseguendo straordinari obiettivi e riscuotendo unanimi apprezzamenti in ambito internazionale. Cieli della Libia, dell’Iraq, dell’Alleanza Atlantica, 2011 – 2020.”

Abbiamo intervistato, dopo avere ricevuto la notizia del prestigioso riconoscimento tributato dal Presidente della Repubblica, il Colonnello Moris Ghiadoni, che dallo scorso 30 giugno ne è il Comandante. Colonnello Ghiadoni, possiamo dire che si tratta di un “ritorno” alla base? Effettivamente è così: dopo aver completato la transizione sul velivolo F-16 presso la base aerea di Tucson, negli Stati Uniti, sono stato assegnato al 37° Stormo dal 2005 al 2008. In quegli anni, ho ricoperto diversi incarichi sia all’interno del 18°, sia all’interno del 10° Gruppo Caccia, che a quei tempi era ancora in forza a Trapani prima di essere stato trasferito al 4° Stormo di Grosseto nel 2008. Sul velivolo F-16 ho volato circa 600 ore, conseguendo tutte le qualifiche operative previste per un pilota militare”.

Ricordiamo che il reparto operativo dello Stormo è il 18° Gruppo Caccia Intercettori, equipaggiato con i velivoli F-2000 Eurofighter, ma all’interno dell’aeroporto operano anche l’82° Centro Combat Search and Rescue dipendente dal 15° Stormo di Cervia, equipaggiato con gli elicotteri HH-139A e che svolge operazioni di ricerca e soccorso anche a favore della componente civile e che da qualche anno partecipa al dispositivo di protezione civile per la lotta agli incendi boschivi. All’interno del sedime aeroportuale si trova anche la NATO Air Early Warning – Forward Operating Base dalla quale opera l’E-3A Component, ovvero quella componente dell’Alleanza Atlantica che fornisce il supporto logistico e operativo ai velivoli-radar AWACS sia in transito sulla base che a supporto dei velivoli rischierati all’estero. Il 37° Stormo dipende dal Comando Squadra Aerea per il tramite del Comando Forze da Combattimento ed è, insieme al 4°, al 36° e al 51° Stormo, uno dei quattro Enti della Difesa Aerea Nazionale che hanno in dotazione il caccia F-2000 Eurofighter, uno tra i più avanzati velivoli da superiorità aerea di costruzione Europea.

 

Colonnello Ghiadoni, quale significato e quali sentimenti attribuisce a tale riconoscimento?La Bandiera di Guerra rappresenta per tutto il personale del 37°, la “continuità” di quei valori che si identificano con la storia dello Stormo; il senso ultimo è quello di perpetrare e trasmettere rinnovati a coloro che verranno dopo di noi, i valori per i quali i nostri predecessori hanno combattuto, testimoniati dalle decorazioni che ornano la Bandiera stessa. E’ normalmente custodita nell’ufficio del Comandante e prende parte allo schieramento durante tutte le cerimonie di più alto valore militare che interessano lo Stormo, tra cui ad esempio il Cambio di Comando. Quando mi trovavo di fronte al Presidente della Repubblica e accanto alla nostra Bandiera di Guerra c’era anche il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, il Generale di Squadra Aerea, Alberto Rosso, nell’ascoltare le motivazioni che hanno portato a tale tributo, ho provato una serie di emozioni e sensazioni: dal senso di orgoglio, di soddisfazione e di appartenenza alla sensazione di meritato appagamento che sono sicuro abbia pervaso anche tutto il personale dello Stormo per l’impegno profuso e i numerosi sacrifici fatti negli ultimi anni, molto spesso nel silenzio che la riservatezza delle operazioni richiede, ma che è stato percepito ed apprezzato ai massimi livelli istituzionali. Nel momento in cui la bandiera si è chinata davanti al Capo dello Stato per ricevere la medaglia di Cavaliere all’Ordine Militare d’Italia, è subentrato anche un grande senso di responsabilità che avevo già provato in occasione della cerimonia del Cambio di Comando, ovvero quella consapevolezza che ad ogni “nuovo” Comandante viene richiesta per proseguire nel solco tracciato da chi lo ha preceduto, puntando sempre a nuovi importanti traguardi. E’ una grande responsabilità, poiché, accettando l’incarico, dovrò sapientemente indirizzare la mia azione di comando per essere all’altezza sia della fiducia in me riposta dai Superiori, sia delle aspettative delle donne e degli uomini in azzurro che ho il privilegio di avere alle mie dipendenze.

 

Colonnello Ghiadoni, il 37° Stormo, come altre basi aeree dislocate su tutto il territorio nazionale, è stato impegnato per l’emergenza Covid 19 nel fornire il necessario supporto ai velivoli che provengono da altri aeroporti nazionali o esteri, portando materiali, aiuti e personale specializzato per fronteggiare l’emergenza stessa. Non è un compito un po’ insolito per una base della Difesa Aerea? “Le Forze Armate, l’Aeronautica Militare e quindi anche il 37° Stormo sono sempre pronte a fornire il proprio contributo al dispositivo di Protezione Civile in caso di calamità naturali o di emergenza come quella sanitaria legata al Covid-19. Proprio in virtù dell’essere una base deputata al Servizio Sorveglianza dello Spazio Aereo, siamo un aeroporto operativo 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Nei primi mesi dell’emergenza, tramite il nostro Air Terminal Operation Center (ATOC), abbiamo gestito il transito di una cinquantina di voli militari utilizzati per il rifornimento di oltre 80 tonnellate di materiali necessari al Dipartimento della Protezione Civile della Regione Sicilia”.

 

Comandante, il 2020 per l’Aeronautica Militare e per tutto il “mondo del volo” è un anno molto importante in quanto ricorre il centenario della proclamazione della Beata Vergine di Loreto, quale protettrice di tutti gli aviatori. Quali sono state le iniziative che hanno interessato il 37° Stormo? “Il Giubileo Lauretano, che è stato indetto con l’apertura della Porta Santa della Basilica di Loreto l’8 dicembre 2019, rappresenta infatti per l’Aeronautica Militare, unitamente alle altre Forze Armate, alle Istituzioni, agli Enti e agli appassionati del volo, un prezioso momento di riflessione sull’importanza che un’attività così complessa come il volo richiede: passione, motivazione e professionalità sono tutti elementi indispensabili affinché la sicurezza del nostro Paese venga sempre garantita. Tra le iniziative organizzate per l’Anno Giubilare, concesso da Papa Francesco, nel centenario della proclamazione della Beata Vergine di Loreto quale protettrice di tutti gli aviatori, rientra anche la visita itinerante della Sacra Effige della Madonna di Loreto nei Reparti dell’Aeronautica Militare e il 37° Stormo è stato proprio il primo Reparto ad accoglierla lo scorso 7 gennaio. Durante la permanenza della sacra icona della Santa Vergine nella Circoscrizione Aeronautica di Trapani sono state organizzate numerose iniziative religiose e benefiche sia presso il 37° Stormo, sia presso gli altri Enti del presidio quali la 135^ Squadriglia Radar Remota di Marsala, il Teleposto Meteo di Ustica, il Distaccamento Aeroportuale di Pantelleria e la 134^ Squadriglia Radar Remota e il Distaccamento AM di Lampedusa. L’Anno Giubilare non vuole essere solo l’occasione, per chi è credente, di celebrare la devozione per la “nostra” Madre celeste, ma rappresenta per tutti, indistintamente, l’opportunità di testimoniare, con iniziative concrete, la dedizione, la vicinanza della Forza Armata alla collettività. Tra questa rientra anche quella denominata “Un dono dal cielo” che prevede il coinvolgimento di più attori al fine di promuovere una raccolta di fondi, i cui proventi saranno impiegati per acquistare apparecchiature sanitarie a favore dei piccoli pazienti di tre ospedali pediatrici italiani. Si tratta di tre eccellenze nel loro campo, distribuite su tutto il territorio nazionale: il “Giannina Gaslini” di Genova, il “Bambino Gesù” di Roma e il “Santobono Pausilipon” di Napoli”.

 

Una grande occasione per dimostrare, ancora una volta, quanto generoso possa essere il “cuore azzurro”, specialmente quando la beneficenza è rivolta ai più piccoli, ovvero al nostro futuro!

Fabio Gigante

 

 

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