Sicilia: Cartabellotta rimosso e con lui vanno in pensione anni di progetti

Al Vinitaly 2014 giunge la notizia che Dario Cartabellotta è stato rimosso dall’incarico di assessore alle Risorse Agricole e Alimentari della Regione Siciliana.
Gli imprenditori, gli agricoltori e i produttori bloccano la loro attività in Fiera per manifestare contro questa decisione che ritengono ingiusta nei confronti dell’assessore in quanto serio professionista e persona competente che ha saputo in questi anni rivoluzionare il settore dell’agroalimentare, della viticultura e di tutte le attività connesse sfidando i momenti più difficili di questa crisi.
Il giorno prima (lunedì 7 aprile 2014) il ministro Maurizio Martina in una conferenza stampa nel Padiglione Sicilia insieme al sottosegretario alle Politiche agricole Giuseppe Castiglione e a Stefano Gatti, Direttore Generale Divisione Partecipanti di Expo 2015, annunciavano ed elogiavano il grande successo che aveva avuto la Sicilia, in quanto aggiudicataria del bando “Cluster Bio-Mediterraneo” come Regione capofila, rimarcando l’importanza e le opportunità che darà questa iniziativa nel prossimo futuro alla stessa istituzione siciliana e a tutti gli “attori” che vi parteciperanno.
Il giorno successivo (martedì 8 aprile 2014) arriva la notizia dell’uscita di scena di Cartabellotta, senza nessun motivo plausibile se non quello di una politica poco attenta ai veri fabbisogni dell’impresa e ancora di più del comparto agricolo, che rischia, con certezza quasi aritmetica, di far saltare l’intero sistema e tutti i progetti fin qui predisposti, da presentare, presentati e in via di realizzazione.
Di seguito la reazione che hanno avuto tantissimi imprenditori presenti al Vinitaly subito dopo la notizia.
Dario Cartabellotta l’unico vero assessore lavoratore della giunta di Crocetta. Potevano fare fuori chiunque tranne lui. Io sono una produttrice e posso dirlo a voce alta: l’assessore Dario ha portato il settore ad altri livelli. Attendevamo nuove su expo2015 adesso chi se ne occuperà? Il risultato finale è uno solo: abbiamo perso un grande uomo dell’agricoltura!
Le liti inutili dei partiti portano solo a scelte senza senso e a discapito della comunità. Potessero fallire tutti. Mettiamo una Crocetta alla rivoluzione per dimenticare.